È avvenuto dieci anni fa, il 1 5 febbraio 2013, l'impatto dell'asteroide di Chelyabinsk, uno dei piu' studiati della storia: erano le ore 9,13 locali (le 10,13 in Italia), quando l'asteroide dal diametro di circa 20 metri esplose a poco piu' di 30 chilometri sopra la citta' russa, con un'onda d'urto che provoco' danni alle strutture e mando' in frantumi i vetri delle finestre, che furono la causa degli oltre mille feriti. Il meteorite non venne avvistato in anticipo perche' arrivava dalla direzione del Sole, ed era quindi impossibile da osservare, ma a 10 anni da quell'evento si lavora per prevedere l'avvicinamento di oggetti simili con 2-3 settimane di anticipo, un lasso di tempo che fornirebbe un margine sufficiente a mettere al sicuro la popolazione.
"Questo sara' il compito dei telescopi Flyeye , la rete dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa) dedicata proprio al monitoraggio degli asteroidi di dimensioni simili a quello di Chelyabinsk", ha detto all'ANSA Juan Luis Cano Gonzàlez, coordinatore del servizio informazioni del centro dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa) per la sorveglianza degli asteroidi presso l'Esrin (Centro europeo per l'osservazione della Terra) di Frascati (Roma). I telescopi sono progettati e costruiti in Italia dall'Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e l'azienda OHB Italia e il primo dei quattro raggiungera' presto la sua collocazione finale in Sicilia, in cima al Monte Mufara, a quota i 1.865 metri. "Ogni sera - prosegue Gonza' lez - il telescopio fara' una mappatura completa di una grande porzione di cieloesaminando la stessa area per 3-4 volte alla ricerca di oggetti che si muovono".
L'evento di Chelyabinsk dimostro' che la caduta di un meteorite di quelle dimensioni e' un evento raro , ma possibile : "Stimiamo che ci siano tra i 5 e i 10 milioni di oggetti di dimensioni simili, quindi la probabilita' di un evento come quello di Chelyabinsk e' di circa 1 ogni 50 anni", afferma l'esperto. "All'epoca, le agenzie spaziali erano gia' al lavoro da una decina d'anni per migliorare le proprie capacita' di individuazione e previsione - aggiunge - ma l'esplosione del meteorite fece sicuramente crescere la consapevolezza dei rischi in tutta la societa' ".
Al momento, il catalogo degli oggetti stilato dal centro dell'Esa per il calcolo delle orbite degli asteroidi (Neocc) che presentano un rischio maggiore di zero di impattare sulla Terra comprende 1.442 voci, ma nessuna di esse costituisce un serio pericolo, come conferma Gonzàlez: "La minaccia non arriva dagli asteroidi gia' scoperti, ma da quelli di cui ancora ignoriamo l'esistenza. Stiamo pero' diventando sempre piu' bravi a individuare anche quelli piu' piccoli, che possono essere avvistati solo con poche ore di anticipo". La dimostrazione arriva proprio in tempo per l'anniversario di Chelyabinsk: un meteoroide di circa 1 metro di diametro ha infatti illuminato il cielo del Nord della Francia nelle prime ore di lunedi' 13 febbraio, disintegrandosi nell'atmosfera: "È stato scoperto 5 ore prima - rileva Gonza' lez - ed e' la settima volta che l'impatto di un asteroide cosi' piccolo viene rivelato con questo anticipo".
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