Scienza e Tecnologia
Martedì 21 Novembre 2023
Dall’Italia i primi semi robotici, per tutelare l’ambiente VIDEO
Si chiamano Acer i-Seed e e sono stampati in 3D in modo da imitare i semi naturali di una specie di acero originaria dell'Europa, l’Acer campestre, che quando sono maturi si staccano dalla pianta e vengono dispersi dal vento su grandi distanze. La loro particolare forma, imitata dai semi robotici, è tale che mentre cadono si muovono in modo simile a quanto fa una pala di elicottero: un movimento che si pensa abbia ispirato Leonardo Da Vinci nella progettazione della sua vite aerea. Grazie all’autorotazione, la velocità di discesa del seme si riduce, permettendogli rimanere in aria per più tempo e aumentando così le possibilità di dispersione con il vento.
Realizzati con un materiale biocompatibile e compostabile, i robot-semi possono essere seminati su aree molto vaste con l’aiuto dei droni. "Questo studio dimostra che imitare le strategie degli esseri viventi o le strutture biologiche e replicarle nelle tecnologie robotiche può essere un passaggio cruciale per ottenere innovazione a basso impatto ambientale, in termini di energia utilizzata e di inquinamento generato", commenta Barbara Mazzolai, che all’Iit è direttore associato per la Robotica e direttore del Laboratorio di Robotica Soft Bio-ispirata.
I ricercatori stanno ora lavorando alla possibilità di incorporare particelle fluorescenti sensibili ad altri parametri ambientali significativi, come l'umidità, il livello di CO2 o sostanze inquinanti.
Il prossimo passo saranno ulteriori test su campo, in collaborazione con aziende interessate a utilizzare i root seme in aree più vaste come i terreni agricoli, per un'analisi ambientale distribuita, simultanea, wireless ed ecosostenibile.
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