Scienza e Tecnologia
Lunedì 11 Novembre 2024
Dal lupo al gatto selvatico e alla puzzola nei dintorni Firenze
(ANSA) - FIRENZE, 11 NOV - Nelle aree verdi di Firenze e provincia sono presenti puzzole, istrici, volpi, lepri, ma anche il raro gatto selvatico e perfino il lupo, o comunque animali morfologicamente simili. E' quanto emerge da un progetto di Cnr-Iret e National biodiversity future Center (Nbfc), che ha visto l'installazione di 40 fototrappole in parchi, giardini storici e aree verdi urbane del capoluogo toscano e provincia, con l'obiettivo di monitorare la fauna locale e comprendere meglio le dinamiche ecologiche degli ambienti urbani.
Tra le aree monitorate: a Firenze ci sono villa Stibbert, villa Blend, il parco delle Cascine, il parco di San Salvi e quello dell'Argingrosso, e il Castello di Bisarno, e ancora, il parco del Neto a Calenzano, il Giardino dell'Oliveta a Sesto Fiorentino e il parco Chico Mendes a Campi Bisenzio. Il fototrappolaggio, si spiega in una nota, sta svelando la presenza di numerose specie rare e inaspettate di mammiferi nel cuore della città. Dopo 13 mesi di lavoro, i ricercatori di Nbfc Emiliano Mori, Leonardo Ancillotto e Andrea Viviano del Cnr-Iret di Firenze con Olivia Dondina dell'Università di Milano-Bicocca, hanno rilevato oltre 30 specie tra cui alcuni mammiferi protetti come moscardini, piccoli roditori arboricoli, lupi e puzzole, quest'ultime trovate in prossimità di aree umide, per ora ancora molto abbondanti a Firenze e fondamentali per questo carnivoro.
Le specie più abbondanti sono risultate la volpe, la lepre europea e l'istrice. Il lupo è stato individuato solo nell'area sud di Firenze, nei territori di Fiesole, Impruneta e Lastra a Signa, mentre i daini e caprioli soprattutto nella porzione nord. Dato di particolare interesse è stato il rilevamento del primo gatto selvatico nella zona sud della città. Si tratta dell'unico felino selvatico in Italia, presente soprattutto nei boschi vetusti e che fino agli anni '90 era stato avvistato solo fino alla provincia di Pisa. "Questo progetto permette di acquisire dati scientifici preziosi sulla biodiversità urbana e di sensibilizzare la cittadinanza sull'importanza di tutelare gli ecosistemi anche in contesti fortemente antropizzati - afferma Emiliano Mori -. Siamo quindi molto entusiasti di scoprire la ricchezza di vita che si nasconde nei nostri parchi e giardini". (ANSA).
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