Da Ue 657 milioni euro a 321 ricercatori di eccellenza

Assegnati dal Consiglio Europeo della Ricerca (Erc) 657 milioni di euro a 321 ricercatori di eccellenza, ben 32 sono italiani – secondi dopo i tedeschi (52) – ma solo 21 sono i vincitori a lavorare in Italia. Si tratta dei Consolidator Grants i finanziamenti del programma Horizon Europe dell'Unione Europea per supportare gli scienziati che hanno dai 7 ai 12 anni esperienza a perseguire le loro idee più promettenti. Dei 2.222 candidati i vincitori sono stati 321 provenienti da 37 paesi, quelli più rappresentati sono i tedeschi con 52 ricercatori, seguiti dagli italiani (32 ricercatori), francesi (31) e britannici (31).

I 657 milioni di euro saranno distribuiti in progetti in tutte le discipline, da quelle umanistiche alla scienza di base, da realizzare presso università e centri di ricerca europei o paesi associati al programma. A ospitarne il maggior numero sono Germania (62 progetti), Francia (41), Spagna (24), e Italia (21). I 21 programmi di ricerca che si svolgeranno in Italia saranno distribuiti tra 17 università o enti di ricerca, ben quattro all’Università Ca’ Foscari di Venezia e due all’Università di Trento, su temi di vario tipo. Come le tecnologie per l’analisi degli strati alti dell’atmosfera proposta da Tommaso Andreussi della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, nuovi marcatori biologici per determinare la qualità della vita sviluppati da Valentina Bollati dell’Università di Milano, oppure lo studio dell’Universo a frequenze ultra basse proposto da Francesco De Gasperin dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf). E ancora dallo studio sull’autismo con Michael Lombardo dell’Istituto Italiano di Tecnologia e lo sviluppo di nuove tecnologie quantistiche di Costanza Toninelli del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) fino all’uso di neutrini nell’archeologia con Luca Pattavina dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn).

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