Scienza e Tecnologia
Venerdì 09 Dicembre 2022
Da meteoriti e raggi gamma il mix all'origine della vita
La vita sulla Terra potrebbe essere stata innescata dall’azione combinata di meteoriti e raggi gamma. Lo indica la simulazione fatta in laboratorio nell’Università giapponese di Yokohama e pubblicata sulla rivista ACS Central Science. Dagli esperimenti sono stati ottenuti alcuni amminoacidi, ossia mattonibase per la vita del nostro pianeta.
I meccanismi che hanno portato alla nascita delle prime forme di vita sul nostro pianeta, oltre 4 miliardi di anni fa, restano ancora un enigma di difficile soluzione. Molti ritengono che la vita si sia sviluppata a partire dalla combinazione di una serie di molecole base, fondamentali in ogni essere vivente, giunte probabilmente sul pianeta dal bombardamento di comete e meteoriti che colpivano frequentemente il pianeta. Alcuni di questi ingredienti base sarebbero stati in particolare gli amminoacidi, molecole piuttosto complesse che necessitano di condizioni molto particolari – come la presenza di acqua liquida, fonti di calore e la presenza di ammoniaca e formaldeide – per potersi formare in modo spontaneo.
Secondo i ricercatori giapponesi, coordinati da Yoko Kebukawa, quelle particolari condizioni potrebbero essersi realizzate all’interno di alcune tipologie di meteoriti, dette condriti. All’interno dei pori potrebbero esserci stati tutti gli ingredienti necessari e la fonte di calore potrebbe essere stato il rilascio di raggi gamma, radiazioni molto energetiche che vengono prodotte spontaneamente in occasione del decadimento spontaneo di alcuni elementi radioattivi come l’alluminio-26. Per verificare la loro ipotesi i ricercatori hanno riprodotto in laboratorio queste condizioni bombardando una soluzione di formaldeide, ammoniaca e acqua con raggi gamma prodotti in laboratorio. Dopo poco tempo sono stati osservati nel liquido alcuni amminoacidi come alanina e glicina. Secondo i ricercatori, questa stessa reazione avrebbe avuto bisogno di un tempo compreso tra i 1.000 e 100.000 anni per produrre la stessa quantità di amminoacidi presenti all’interno del meteorite di Murchison, rinvenuto in Australia nel 1969.
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