Scienza e Tecnologia
Lunedì 29 Maggio 2023
Da Gran Sasso Tech tecnologie 4.0 per lo spazio e beni culturali
Sistemi modulari per micro e mini satelliti, una Space Factory 4.0 che integra il meglio delle tecnologie digitale per la produzione di satelliti e nuovi strumenti per la diagnostica dei beni culturali: sono i primi progetti nati grazie alla Fondazione Gran Sasso Tech, l'organizzazione che compie il suo primo anno il 29 maggio 2023, è nata dalla collaborazione tra Gran Sasso Science Institute e Thales Alenia Space (joint venture tra Thales 67% e Leonardo 33%) per essere un ponte tra mondo della ricerca e dell'impresa anche grazie ai finanziamenti del Pnrr.
"Il Paese ha bisogno che la ricerca accademica incontri le esigenze industriali e che da questo incontro nascano modelli di cooperazione che favoriscano l'innovazione e la formazione, Gran Sasso Tech cerca di rispondere a questa esigenza", ha detto Fernando Ferroni, presidente della Fondazione Gran Sasso Tech durante l'evento che si è svolto alla Camera dei Deputati.
Nata per facilitare la trasformazione delle intuizioni sviluppate dal mondo della ricerca in prodotti e servizi capaci di andare sul mercato, la fondazione ha fra i riultati del primo anno di attività la nascita di un innovativo impianto produttivo. Si tratta di una Space Factory 4.0 guidata da Thales Alenia Space con l'Agenzia Spaziale Italiana che sfrutterà il meglio delle tecnologie 4.0 nella realizzazione di satelliti a partire dalle fasi di sviluppo usando i cosiddetti gemelli digitali, ossia perfette simulazioni virtuali di oggetti e componenti, il supporto costante di algoritmi di intelligenza artificiale, fino a livello produttivo con le tecniche di stampa 3D.
"Ci troviamo in una fase straordinaria per sviluppare iniziative e progetti ad alta innovazione tecnologica in grado di attivare sinergie tra enti di ricerca, istituti di alta formazione rafforzando la competitività delle filiere industriali", ha detto Massimo Claudio Comparini, amministratore delegato di Thales Alenia Space Italia. Altro importante obiettivo è la nascita di un laboratorio avanzato di diagnostica per i beni culturali con strumentazioni che fa proprie non solo le tecnologie digitali ma anche le conoscenze sviluppate dalla fisica delle particelle.
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