Scienza e Tecnologia
Martedì 20 Dicembre 2022
Da Emilia a Marche, 12 anni di comunicazione terremoti Ingv
Dalla sequenza emiliana del 2012 ai fenomeni più recenti come le Marche e la sequenza del centro Italia, iniziata con il terremoto del 24 agosto 2016 e tuttora in corso: l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) festeggia 12 anni di comunicazione e informazione sui terremoti attraverso il web e i social. Un’esperienza descritta sulla rivista Frontiers in cui si passa in rassegna il lavoro fatto negli anni dal gruppo di comunicazione INGVterremoti.
L’Italia è paese con un rischio sismico elevato e una corretta comunicazione costituisce una misura efficace per la mitigazione dei rischi, per la percezione dei fenomeni naturali, per accrescere la consapevolezza dei cittadini e di contrastare disinformazione e fake news. “Abbiamo sviluppato una strategia di comunicazione per la scienza e il rischio dei terremoti in Italia, basata principalmente su canali social media”, spiegano Concetta Nostro e Alessandro Amato, ricercatori dell'Ingv.
"La piattaforma INGVterremoti è nata tra il 2010 e il 2012 con l'obiettivo di incrementare l'informazione scientifica rilasciata al pubblico, creando anche un canale di comunicazione bidirezionale tra scienziati e cittadini”. Un’esperienza articolata in una suite di di canali di social media e da un blog-magazine, dove vengono continuamente pubblicati aggiornamenti sulle sequenze di terremoti in corso e post su argomenti scientifici, realizzata per cittadini e cittadine, ma anche autorità e media.
“Particolare attenzione è stata data alle interazioni con il pubblico – hanno aggiunto Carlo Meletti e Emanuele Casarotti, ricercatori dell'Ingv – al fine di comprenderne le esigenze informative, individuare voci e fake news anche nelle zone interessate da sequenze sismiche e rispondere alle richieste più urgenti. Nel lavoro appena pubblicato, descriviamo la strategia di INGVterremoti e i diversi media utilizzati, concentrandoci sui loro punti di forza e di debolezza emersi attraverso l’esperienza”.
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