Covid: Sebastiani (Cnr), frena la discesa dei casi

La curva dei casi di Covid-19 frena la discesa nella maggior parte delle province. Lo indica l'analisi del matematico Giovanni Sebastiani, dell'Istituto per le Applicazioni del Calcolo 'M.Picone', del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr). "L'analisi delle differenze settimanali dell'incidenza dei positivi nelle ultime settimane indica nella maggioranza delle 107 province italiane una frenata della decrescita, se non l'inizio di una fase di stasi", osserva l'esperto.

"La distribuzione geografica delle province coinvolte - prosegue Sebastiani - non presenta 'poli' e sono coinvolte quasi tutte le regioni". Questo, rileva, "suggerisce che ci siano cause comuni, verosimilmente legate all'aumento dei contatti per via degli spostamenti vacanzieri e delle attività estive".

Sebastiani osserva inoltre che "il fenomeno è più evidente in circa il 40% del totale delle province. Ovviamente - aggiunge - questo non deve scoraggiare le persone a visitare queste province, ma ad assumere efficaci misure individuali, in primis l'uso della mascherina nelle situazioni a rischio".

Ecco di seguito le 43 province suddette e relativa incidenza negli ultimi sette giorni (numero di casi per 100.000 abitanti): Fermo (1.040), Macerata (920), Vicenza (870), Ancona e Padova (860), Taranto (800), Lecce (770), Belluno (750), Pordenone e Latina (740), Forlì-Cesena (730), Ravenna (720), Brindisi (690), Rimini e Massa Carrara (680), Lucca (660), Campobasso (650), Reggio Emilia e Cagliari (640), Savona e Pesaro-Urbino (630), Matera e Nuoro (620), Lodi (610), Bologna e Siracusa (600), Genova (590), Isernia (570), Alessandria (550), Brescia (530), Napoli, Enna e Sud Sardegna (520), Siena (510), Arezzo (500), Prato (490), Palermo (480), Bergamo e Biella (460), Roma (450), Milano (420) , Firenze (410), Verbano-Cusio-Ossola (360)

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