Hanno raggiunto il picco sia la curva della percentuale dei casi di Covid-19, sia quella dei ricoveri nei reparti ordinari e nelle terapie intensive; la curva dei decessi prosegue invece la sia crescita in modo lineare: lo indicano le analisi del matematico Giovanni Sebastiani, dell'istituto per le Applicazioni del Calcolo 'M.Picone', del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr).
“L’analisi delle differenze settimanali della sequenza della percentuale dei positivi ai test molecolari rivela che, dopo il massimo del valore medio raggiunto circa due settimane fa (18%), culmine della fase di crescita iniziata a metà settembre circa, siamo in fase di discesa con valore attuale pari a circa il 10%”, osserva il matematico. “La stessa analisi – prosegue - mostra che l'occupazione dei reparti ordinari ha terminato la fase di crescita, con la curva media che ha raggiunto un massimo due giorni fa (pari a circa l'11%). I dati di questa settimana permetteranno una localizzazione precisa”. Il matematico rileva inoltre che “l'occupazione dei reparti di terapia intensiva è in fase di decrescita da una settimana circa, con un valore medio attuale pari al 2,5% circa” e che “la curva dei decessi cresce ora in modo lineare, con un valore medio attuale pari a circa 90 unità al giorno, aumentato dal valore minimo di tre settimane fa pari a circa 40 unità al giorno”.
Ecco di seguito le percentuali di occupazione dei reparti ordinari nelle regioni: Abruzzo (12%), Basilicata (8%), Liguria (15%) e Piemonte (11%) sono in stasi-iniziale fase di discesa; Bolzano è in fase di decrescita e tra sette giorni circa è previsto che scenderà a un valore medio pari a circa il 15% dal valore medio attuale pari a circa il 17%; la Calabria è in fase di debole decrescita (15%); Campania (7%) in stasi-debolissima crescita; Emilia Romagna (12%), Sicilia (8%) e Veneto (12%) in frenata della crescita; in Friuli Venezia Giulia (15%) fase di decrescita; Molise (6%), Puglia (6%) e Toscana (9%) in fase di debole crescita; nel Lazio (10%) crescita lineare con lievi oscillazioni; in Lombardia (11%) e Marche (16%), segni di iniziale fase di stasi; Sardegna (6%) in fase di stasi con deboli oscillazioni; la provincia autonoma di Trento (16%) è in stasi-iniziale fase di crescita dopo una breve ma sensibile fase di decrescita; Umbria (34%) in fase di crescita lineare, dopo una iniziale fase di stasi di circa una settimana fa; in Valle d’Aosta (36%) fase di decrescita, questa settimana dovrebbe scendere sotto il 30%.
Per quanto riguarda i ricoveri nelle terapie intensive, infine, l’analisi Sebastiani indica che, in contrapposizione al trend a livello nazionale, Abruzzo e Umbria sono in fase di crescita. con livello medio attuale pari a circa il 5%.
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