Caccia: M5S, Ue bacchetta governo, Italia a rischio procedura

(ANSA) - ROMA, 14 NOV - "Lo avevamo denunciato più volte e oggi è arrivata la conferma: le norme del governo Meloni sulla caccia erano in aperta violazione delle norme europee e questo potrebbe costare caro al nostro Paese. La Commissione europea ha infatti comunicato di aver inviato un parere motivato all'Italia per non aver rispettato la Direttiva Uccelli e il Regolamento Reach. L'UE imputa al governo Meloni di aver concesso alle Regioni il potere di autorizzare l'uccisione o la cattura di specie di fauna selvatica anche durante il periodo dell'anno e nelle zone come le aree protette in cui la caccia è vietata, in violazione della Direttiva Uccelli". Lo scrivono in una nota i parlamentari del Movimento 5 Stelle membri del Comitato Pianeta 2050 Sergio Costa, Alessandro Caramiello, Carmen Di Lauro, Ilaria Fontana e Gisella Naturale.
"Allo stesso modo - aggiungono - la Commissione sottolinea che la legislazione italiana sulla caccia non è conforme alle disposizioni del regolamento Reach modificato sull'uso del piombo nelle armi da fuoco. Non è bastata, quindi, la lettera di messa in mora inviata dalla UE a febbraio, né sono servite le nostre innumerevoli denunce pubbliche".
"Il governo - proseguono - ha continuato sulla sua strada volta alla deregolamentazione della caccia, ha proseguito il suo viaggio di trasformazione dell'Italia nel Far West. Una condotta folle, che porta il nostro Paese in rotta di collisione con la Commissione, che ora potrebbe decidere di deferire il caso alla Corte di Giustizia dell'Unione europea. E sul nostro futuro pende sempre la spada di Damocle della procedura d'infrazione.
Meloni, Lollobrigida e tutto il governo, insomma, espongono l'Italia a una figuraccia internazionale e i nostri cittadini a sanzioni che peseranno direttamente sulle loro tasche". (ANSA).

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