Anche i delfini sorridono quando giocano fra loro

Anche i delfini sorridono quando giocano fra loro : lo fanno per dichiarare il loro intento pacifico , in modo che i compagni di gioco non scambino l'interazione per un'aggressione . Lo dimostra lo studio pubblicato sulla rivista iScience dagli etologi dell'Università di Pisa in collaborazione con l'Università di Torino, il parco acquatico Zoomarine di Roma, l’Università di Rennes e il parco Planete Sauvage in Francia.

Acrobazie, finte lotte e inseguimenti sono alcune delle attività ludiche preferite dai delfini , tra i più giocherelloni del regno animale. Finora, però, si sapeva poco riguardo al modo in cui comunicano durante queste attività. I ricercatori hanno provato a fare luce sulla questione analizzando le registrazioni di alcuni tursiopi (Tursiops truncatus) in cattività impegnati a giocare in coppia e con i loro addestratori umani.

E' emerso così che i delfini assumono spesso l’espressione a bocca aperta quando giocano con altri delfini, ma meno frequentemente quando giocano con gli umani o da soli . Dei 1.288 episodi di apertura della bocca documentati, l'89% si è verificato quando il delfino si trovava nel campo visivo del compagno di gioco e quando l'espressione è stata percepita, è stata ricambiata il 33% delle volte .

"Il gesto della bocca aperta si è probabilmente evoluto dall'azione del mordere, interrompendo la sequenza del morso per lasciare solo l'intenzione di mordere senza contatto", spiega la coordinatrice dello studio, Elisabetta Palagi dell'Università di Pisa. " La bocca aperta rilassata, che si vede nei mammiferi, dai carnivori ai primati, uomo incluso, è un segno universale di giocosità , che aiuta a evitare che un gioco di lotta vada incontro a un'escalation conflittuale".

Mentre in passato "molti studi sui delfini si sono focalizzati sulla comunicazione acustica (ad esempio, i fischi e i suoni emessi sott'acqua), questa ricerca - conclude Palagi - esplora il ruolo della comunicazione visiva, mettendo in luce l'importanza delle espressioni facciali e ampliando così la comprensione delle molteplici modalità comunicative dei delfini che appaiono più integrate di quello che si pensava in precedenza”.

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