A ognuno il suo cane ideale, a fare match è un algoritmo

A ciascuno il suo cane  ideale: trovare la corrispondenza ottimale fra un essere umano e il suo cane è possibile con un algoritmo capace di analizzare le personalità di entrambi, soprattutto quando si tratta di cani da lavoro. Lo ha messo a punto la ricerca condotta dalle Università di East London e della Pennsylvania per la startup americana Dogavatarm. Il risultato è pubblicato sulla rivista Scientific Reports.

Esattamente come gli esseri umani, i cani hanno una loro personalità e trovare una sintonia non è sempre facile. La difficoltà si fa sentire soprattutto quando si devono selezionare i cani da lavoro, ad esempio per l’assistenza a persone con disabilità oppure al servizio delle forze dell’ordine. Per aiutare le agenzie di addestramento di cani, l'algoritmo analizza i dati comportamentali degli animali per predirne il comportamento  parallelamente analizza le caratteristiche dei potenziali padroni, aumentando in questo le probabilità di assortire una coppia affiatata.

L'algoritmo utilizza i dati relativi a 8.000 risposte a test di valutazione: “raggruppando i dati di migliaia di sondaggi, possiamo adattare le risposte in categorie come la rivalità tra cani e la paura dovuta a estranei”, ha detto James Serpell, esperto di etica e benessere degli animali dell’Università della Pennsylvania.

Alle risposte vengono associati dei parametri suddivisi in gruppi, come ‘ansioso/timoroso’ o ‘calmo/piacevole’, e che includono comportamenti come ‘si eccita quando suona il campanello’, ‘aggressivo verso cani sconosciuti che visitano la casa’ o ‘insegue gli uccellini’. “E’ un algoritmo – ha aggiunto Piya Pettigrew, Ceo di Dogvatar – che potrebbe migliorare notevolmente l’efficienza nel processo di addestramento e collocamento dei cani da lavoro e potrebbe aiutare a ridurre il numero di cani da compagnia riportati nei canili perché non compatibili. È una vittoria sia per i cani che per le persone”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA