Ansa Press Release
Lunedì 18 Marzo 2024
Veneto-Paesi Bassi, Presidente Ciambetti: “Con la Regione del Flevoland scambi di best practice"
(Arv) Venezia 8 mar. 2024 - “I legami tra Veneto e Paesi Bassi sono molto più importanti di quanto non si creda e vanno ben oltre le statistiche dell’import-export economico. Il rapporto esistente nelle due aree geografiche tra l’essere umano e l’ambiente, in particolare, rappresenta il terreno comune da cui partire per ripensare alla relazione tra la città e l’acqua, con fiumi e mare, specie in relazione al modo in cui il clima è intervenuto in maniera determinante sull’evoluzione della presenza umana. Oggi il cambiamento climatico, con l’innalzamento delle acque, rappresenta una sfida che unisce le nostre realtà e lo scambio di best practice tra la nostra Regione e quella del Flevoland può trasformarsi davvero in un’occasione preziosa affinché dalle esperienze condivise si riescano concretamente a vincere le sfide del futuro”. Lo ha detto il Presidente del Consiglio Regionale del Veneto Roberto Ciambetti in occasione della visita istituzionale compiuta nei Paesi Bassi, in particolare nella Regione del Flevoland e nella città di Almere, che ha visto una serie di colloqui bilaterali attorno a temi politici generali, dalla gestione delle acque alle esportazioni agricole e PAC fino alla residenzialità per anziani, gestione della demenza – in particolare con l’esempio del Progetto Hogewey - politiche sull’invecchiamento e innovazione sociale. Agli incontri bilaterali hanno partecipato Arjen Gerritsen, Presidente del Flevoland e Commissario del Re e Ulisse Ellian, parlamentare olandese noto per il suo impegno nella lotta alla criminalità organizzata. Il Flevoland è una regione amministrativa olandese, tra le più rappresentative della geografia del paese: creata 70 anni fa dal prosciugamento dello “Zuiderzee”, quello che era il mare interno ai Paesi Bassi, al fine di proteggere la zona dopo le inondazioni del 1916, è il risultato di una gigantesca opera ingegneristica che ha visto la costruzione della diga Afsluitdijk, dando una nuova fisionomia ai Paesi Bassi. I lavori di drenaggio delle acque hanno portato alla formazione di tre diversi polder (terre bonificate al mare), quello settentrionale di Noordoostpolder, e i due polder della regione di Flevoland: il Veluwemeer e il Gooimeer, divisi da una diga che garantisce il giusto drenaggio nel caso in cui uno dei due venga inondato, e sono costituiti da diverse stazioni di pompaggio. Almere, sull’isola di Flevopolder, fino al 1976 non esisteva ed è oggi la settima città più grande del Paese: si trova a 3,2 metri sotto il livello del mare ed è la città più giovane di tutta l’Olanda. “Le similitudini tra la regione del Flevoland e Venezia sono notevoli: in entrambi i contesti le esperienze compiute per la gestione delle acque, l’innalzamento del livello del mare e le soluzioni attivate per salvaguardare le terre hanno inciso profondamento sull’assetto geoambientale circostante: il MOSE ricorda il sistema di dighe composte da cassoni di calcestruzzo affondati nel mare che in Olanda sbarrano la foce della Schelda per proteggere Amsterdam e il polder sotto il livello del mare dal delta dove confluiscono anche Reno e Mosa. Da Almere, inoltre, ci arriva una grande lezione di ecologia e sostenibilità: la città sta creando un eco-villaggio al 100% autosufficiente dal punto di vista energetico e alimentare mentre ad Almere Sun Island già oggi tutte le abitazioni sono riscaldate con energia solare prodotta sul luogo”, ha proseguito il Presidente Ciambetti. “Le previsioni sull’innalzamento del livello dei mar disegnano per il futuro uno scenario devastante e potenzialmente pericolosissimo: occorre mettere in rete tutte le esperienze, fare incontrare politica e scienza, ma occorre anche agevolare lo scambio di informazioni ed esperienze nella pianificazione urbanistica e dunque tra amministratori locali. Questo tema rappresenta la vera grande sfida che abbiamo davanti”, ha concluso il Presidente Ciambetti.
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