“Le poesie delle quattro stagioni”, l’intimità dell’amore e del vivere attraverso i versi


Giacomo Russo , con la sua raccolta “Le poesie delle quattro stagioni” , pubblicata dal Gruppo Albatros Il Filo , racconta un itinerario intimo ed emozionante attraverso i molteplici volti della vita e dell’amore, in una varietà di componimenti che alternano tonalità delicate e riflessioni pungenti . Fin dalla prefazione di Josy Monaco, il lettore è invitato a esplorare una sensibilità poetica capace di coniugare armonia e contrasto , dove la celebrazione dell’amore si intreccia a un’acuta consapevolezza delle ombre che pervadono il mondo moderno. Il titolo della raccolta richiama il ciclico mutare delle stagioni, suggerendo un parallelo con l’altalena delle emozioni umane. Eppure, il passaggio tra i componimenti non è mai lineare; al contrario, Russo sembra costruire un mosaico , in cui ogni poesia è un tassello unico e imprescindibile. Questo rende l’esperienza di lettura non solo coinvolgente, ma anche sorprendentemente dinamica . L’autore esplora con la stessa intensità temi universali come la felicità e la speranza, e riflessioni personali su identità, solitudine e ingiustizia sociale.
Una delle qualità più evidenti nella poesia di Russo è proprio la varietà di toni . Si passa dalla dolcezza quasi sussurrata di versi dedicati alla persona amata, come in Mia e Nei tuoi occhi, alla rabbia espressa in componimenti più diretti e crudi, come Riflesso. Questa alternanza di registri permette al lettore di immergersi in una gamma di emozioni che rispecchia le contraddizioni della vita stessa. Non mancano momenti di ironia e leggerezza , che contribuiscono a bilanciare l’intensità emotiva della raccolta.
Il tema dell’amore è centrale in “Le poesie delle quattro stagioni”, ma Russo lo declina nei suoi più svariati aspetti. Da un lato c’è l’amore passionale, come in San Valentino, dove l’autore celebra la bellezza e la forza di un legame ideale; dall’altro, emergono anche le difficoltà e le delusioni, come in Prima o poi, dove l’amore appare come una promessa incerta, un desiderio che rischia di restare inappagato. Questo equilibrio tra speranza e disillusione conferisce autenticità alla voce poetica di Russo, rendendo i suoi versi immediatamente comprensibili. La celebrazione della figura femminile è un altro filo conduttore della raccolta, affrontato con una delicatezza che si alterna a un’ammirazione profonda e talvolta idealizzata . In componimenti come Lù e Azzurro, Russo crea ritratti lirici delle donne che hanno ispirato la sua poesia, esaltandone non solo la bellezza esteriore ma anche la purezza e la forza interiore. Questi versi sembrano un invito a considerare l’amore come un tributo quotidiano, un atto di gratitudine per la presenza dell’altro.
“Sei l’azzurro del mio cielo del mattino
che da quando ci sei è sempre più sereno.
Sei il giallo del mio sole,
di quel cielo sereno che mi riscalda donandomi calore.
Sei il verde del mio giardino
dove un giorno correrà e giocherà il nostro bambino.
Sei il marrone di quel mio angolo di terreno in cui crescerà
una rosa e sei il rosa di quella rosa, la quale donerò a te
che sei la mia musa.
Sei quella sfumatura di rosso del mio tramonto,
sei il bianco di quello sfondo
sul quale scriverò parole per te che mi escono dal più profondo.
Sei il nero del buio della mia stanza quando vado a nanna,
che, pensando a te, mi addormento
accanto a te che sei il blu della nuova alba”.
Accanto a queste tematiche intime, la raccolta si distingue anche per un forte impegno civile e sociale . In poesie come Immunità e Riflesso, l’autore denuncia le storture del mondo contemporaneo, dalla guerra all’oppressione, fino al potere schiacciante del "sistema". Questi componimenti, per quanto caratterizzati da toni più duri, mantengono una vena di speranza, un’aspirazione a un mondo più giusto e umano . L’invettiva contro le ingiustizie non appare mai sterile o fine a sé stessa, ma è piuttosto un appello a riscoprire il valore della solidarietà e dell’amore come strumenti di cambiamento . Anche l’aspetto più autobiografico della poetica dell’autore emerge con forza nei componimenti più riflessivi, dove Russo si mette a nudo, rivelando le sue insicurezze, i suoi sogni e le sue speranze. Poesie come Frammenti e Febbraio esplorano la complessità dell’identità personale, interrogandosi sul senso del tempo e del cambiamento. Questi versi, pur essendo profondamente intimi, riescono a toccare corde comuni a tutti, rendendo le esperienze dell’autore condivisibili e vicine al lettore.
Un elemento curioso che spicca nella poesia di Russo è la sua capacità di giocare con le lingue e i registri. Oltre all’italiano, l’autore inserisce versi in spagnolo e inglese, come in Infinito e Love, ampliando l’orizzonte culturale della sua opera e rendendola un ponte tra diverse tradizioni. Questo plurilinguismo, pur essendo limitato a pochi componimenti, aggiunge una dimensione di universalità alla raccolta, sottolineando come le emozioni e i temi trattati non conoscano confini linguistici o culturali.
Dal punto di vista stilistico, Le poesie delle quattro stagioni si caratterizza per una scrittura immediata e diretta , che punta più all’ efficacia emotiva che alla raffinatezza formale. I versi di Russo, spesso brevi e scanditi da un ritmo quasi colloquiale, riflettono una scelta consapevole: privilegiare la spontaneità dell’espressione rispetto alla ricerca di strutture metriche complesse. Questo approccio rende la raccolta particolarmente accessibile anche ai meno avvezzi alla lettura di poesie, senza però risultare troppo semplice per ai più esperti in materia: perché il minimalismo formale di Russo non deve essere confuso con semplicità concettuale. Al contrario, molte delle sue poesie contengono spunti di riflessione profondi , che emergono proprio dalla capacità dell’autore di condensare in pochi versi emozioni e pensieri articolati. In componimenti come Non disperare o Alla fine è solo speranza, l’apparente semplicità del linguaggio nasconde una complessità emotiva che invita a una lettura attenta e meditata .
Un aspetto particolarmente interessante della raccolta è il modo in cui Russo utilizza la natura come metafora ricorrente. Le stagioni, i colori, gli elementi naturali come il mare e il cielo diventano simboli delle diverse fasi della vita e delle emozioni. Questo richiamo alla ciclicità naturale dona una coerenza tematica all’opera, legando i vari componimenti in un insieme armonioso. La natura non è solo uno sfondo, ma un vero e proprio personaggio, una forza che accompagna e influenza il percorso dell’autore.
Le poesie delle quattro stagioni è una raccolta di poesie che riesce a parlare al cuore e alla mente del lettore: l’autenticità e la passione con cui Russo affronta i suoi temi rendono l’opera coinvolgente e significativa: è un viaggio poetico che, attraverso le sue luci e ombre, celebra la complessità della vita e dell’amore, ricordandoci che, come le stagioni, anche le emozioni sono destinate a mutare, ma non a scomparire. Una lettura consigliata a chi cerca poesia nell’ordinario e una voce capace di dar forma alle proprie emozioni.

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