Le mozioni approvate dal Consiglio regionale del Veneto

(Arv) Venezia 12 set. 2023  – Le lunghe attese per rilascio o rinnovo del passaporto, l’emergenza affitti nelle città venete, il diritto allo studio per gli studenti universitari fuori sede, accessi prioritari per i pazienti anziani alle visite specialistiche e alle cure odontoiatriche, la pensione per le donne sono i temi affrontati dal Consiglio regionale del Veneto nella discussione e votazione di alcune mozioni.

Sul caos passaporti, il Consiglio veneto, con la mozione presentata dai consiglieri leghisti, prima firmataria  Silvia Cestaro , ha chiesto con voto unanime di investire nella digitalizzazione e nel personale delle Questure e dei Comuni. Il documento di indirizzo impegna la Giunta veneta a farsi portavoce presso il ministero dell’Interno per digitalizzare i processi e per incentivare i Comuni alla promozione dell’utilizzo degli strumenti digitali anche attraverso la formazione specifica dei dipendenti. Si chiede, inoltre, di aumentare il personale addetto alla gestione dei passaporti, per tentare di risolvere nell’immediato le lunghe liste d’attesa; di agevolare l’interscambio dei dati giudiziari per il controllo di eventuali carichi penali pendenti del richiedente; e di perseguire accordi bilaterali con il Regno Unito, per utilizzare la carta d’identità elettronica ai fini del visto turistico, aiutando così studenti e lavoratori.

 

Sul problema dei costi dell’abitare e del diritto all’alloggio per gli studenti universitari fuori sede, il Consiglio veneto ha espresso un duplice voto. Ha respinto, con i voti della maggioranza, la mozione presentata da  Erika Baldin  (M5S) che chiedeva al Governo il rifinanziamento del fondo nazionale affitti e del fondo per le morosità incolpevoli e ad adottare “misure emergenziali e strutturali per mitigare le difficoltà di chi ha subito aumenti vertiginosi delle rate di mutuo” e chiedeva alla Giunta di mettere a bilancio i fondi per garantire “l’effettivo diritto all’alloggio per gli studenti, componente fondamentale del diritto allo studio”. Ha approvato, invece, all’unanimità la mozione, a firma di  Elena Ostanel  (VcV) e  Vanessa Camani  (Pd), che impegna direttamente la Giunta regionale “a dare vita e coordinare un Tavolo regionale che coinvolga i Comuni sedi degli atenei veneti, gli Esu, le rappresentanze studentesche nelle università e i vari soggetti privati interessati per favorire la stipula di convenzioni in grado di garantire agli studenti e alle studentesse nuovi posti letto a prezzi calmierati”.

Consenso unanime anche alla mozione presentata dal gruppo consiliare FdI, primo firmatario il capogruppo  Enoch Soranzo , che chiede alla Giunta “percorsi prioritari per visite specialistiche ed odontoiatriche per i cittadini over 65” in analogia agli accessi prioritari previsti per gli anziani nei Pronto Soccorso delle aziende sanitarie venete.

Il Consiglio ha infine respinto la richiesta, avanzata dai consiglieri di opposizione, prima firmataria  Elena Ostanel  (VcV) di ripristinare i requisiti di Opzione Donna (cioè l’accesso alla pensione con 35 anni di contributi) in vigore prima delle modifiche restrittive introdotte dal governo Meloni con la legge di bilancio 2023.

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