La Via Querinissima al festival del Cinema di Venezia

(Arv) Venezia 3 set. 2024 - Presentato in anteprima al Festiva del Cinema  di Venezia  nel prestigioso Hotel Excelsior del Lido nella spazio della Regione del Veneto e della Fondazione Veneto Film Commission il video trailer realizzato dallo Studio Kublai Film di Venezia dell’impresa dei ciclisti scorzetani Adriano Pellizzon e Paolo Vidotto, che in bicicletta hanno ripercorso  parte dell’itinerario di rientro della spedizione di Pietro  Querini il quale,  nel 1432, dopo essere naufragato e salvato dai pescatori locali di Rost nelle  isole Lofoten in Norvegia, fece ritorno a Venezia. Introdotti dalla presidente della Venerabile  Confraternita del Bacalà alla Vicentina, Tiziana Agostini,  patrocinante il progetto sportivo-culturale “Venezia-Isole Lofoten: in bici sulle orme di Querini”, Adriano Pellizzon e Paolo Vidotto hanno spiegato le peculiarità del progetto,  organizzato dalla Società Sportiva Dilettantistica Veneto Special Sport in collaborazione con Pro Loco Scorzè e Centro Regionale Sportivo Libertas. “Il Viaggio come strumento e mezzo di conoscenza, confronto con altre culture ma anche modello di sostenibilità, turismo e sport intelligente– ha spiegato Tiziana Agostini - Nel 2007, per celebrare i primi vent’anni della Confraternita del Bacalà organizzammo il viaggio di barca  Mandrake II che partita da Venezia dopo due mesi di traversate dall’Adriatico ai Mari del Nord giunse all’isola di Rost. Credevamo nel valore del riproporre quell’itinerario straordinario, proposta che rilanciammo  nel 2012 con il percorso  Rost – Venezia ‘Via Querinissima’,  con una Fiat 500 ‘giallo Confraternita’. Oggi abbiamo sostenuto l’idea di Adriano Pellizzon e Paolo Vidotto che in bicicletta hanno ripercorso quest’anno da Venezia a Rost l’itinerario che nel 1432 fu affrontato da tre dei sopravvissuto al naufragio rientrati a Venezia per la Romea tedesca. La Via Querinissima è una splendida realtà e un modello eccezionale di turismo culturale”.  A raccontare l’impresa del 2007,  con barca Mandrake II lo skipper Furio Borgarelli, vicentino di Costabissara mentre i due ciclisti  Adriano Pellizzon e Paolo Vidotto, di Scorzé,  hanno poi narrato le principali caratteristiche della loro impresa:  “Pellizzon e Vidotto sono riusciti – ha detto infine il presidente Ciambetti -  a dare concretezza e sostanza, alla tesi sostenuta dal Consiglio d’Europa, per il quale gli itinerari culturali sono uno strumento volto a dimostrare, attraverso percorsi trasversali e transnazionali, che il patrimonio culturale dei diversi paesi europei è in realtà un patrimonio comune.  La Via Querinissima assolve a questo compito,  esiste, è percorribile, come ci hanno dimostrato Pellizzon e Vidotto, è una realtà moderna che promuove tra l’altro un turismo sostenibile”.  L’impresa ha visto i due ciclisti scorzetani, partiti da Venezia il 28 giugno scorso  raggiungere, dopo 15 tappe per complessivi 3300 chilometri  dapprima Rost nelle Isole Lofoten,  il villaggio in cui trovò salvezza Pietro Querini nel 1432, poi con ulteriori 5 tappe per 1.100 km arrivare a Capo Nord.  “Siamo stati ricevuti  il 19 luglio a Bodo, Capitale Europea della Cultura, dalle autorità locali e dal presidente della Regione del Nordland e nel corso del nostro viaggio abbiamo avuto altri sei incontri istituzionali incontrando sindaci e rappresentanti delle realtà locali a cui abbiamo donato un kit i prodotti veneti di qualità.  Il documentario finale, in corso di realizzazione,   racconta questo viaggio, tra storia arte e cultura della bicicletta offrendo  l’occasione per una riflessione sul viaggiare lento e sulla figura del viaggiatore nel mondo contemporaneo,  con le opportunità offerte dai percorsi ciclabili che aprono nuovi orizzonti a un pubblico sempre più vasto”. Il progetto, supportato anche dalla Camera di Commercio di Venezia e Rovigo,  è stato reso  possibile grazie alla Società Servizi Energia, Miatto Zanocco, Scattolin Luigi, Kit Ufficio, Ofa, Tutto in Piazza, We You, Pm Profiles, Bontur Viaggi, Air Viewer, Giessegi,  Cmp Campagnolo, F.Moser-Fantic che assieme a Enti e Istituzioni, in particolare Regione Veneto, Unpli Provinciale Venezia, Venerabile  Confraternita del Bacalà alla Vicentina, Rotary distretto di Noale, la Strada del Radicchio Rosso di Treviso e variegato di Castelfranco, la Città Metropolitana di Venezia, i Comuni di Venezia e  Sandrigo, la Regione norvegese del Nordland, le  Municipalità di Trondheim e Rostal  che “ hanno creduto nella bontà e valenza di una iniziativa sportiva che, pedalata dopo pedalata,  si è trasformata in un  progetto culturale sovranazionale” hanno concluso Pellizon e Vidotto. 

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