(Arv) Venezia 13 giu. 2023 - “La storia della nostra Regione non sarebbe stata la stessa senza Bepi Mazzotti: il suo sguardo lungimirante e acuto fu in grado di precorrere i tempi su argomenti come la tutela e la valorizzazione del paesaggio, come la promozione del patrimonio culturale, o come la consapevolezza del ruolo del territorio e della sua geografia come potenti strumenti di educazione e comunicazione, argomenti che oggi consideriamo quotidiani e scontati e che sono ormai parte del lessico di chi opera nel mondo della cultura. A lui dobbiamo moltissimo e da lui dobbiamo imparare, ancora, altrettanto: questa mostra restituisce solo in parte il valore del suo lavoro ma rappresenta un imprescindibile punto di partenza per chiunque voglia approfondire la figura di Mazzotti e quantCOMUNICATO-2023-06-13-1317o fece per le Ville Venete. Il Consiglio regionale, ospitandola, gli rende omaggio e gli tributa un doveroso ringraziamento”.
E’ quanto ha affermato il Presidente del Consiglio regionale del Veneto Roberto Ciambetti intervenendo all’inaugurazione della mostra “Ville Venete. Giuseppe Mazzotti, una vita per la tutela del paesaggio”, allestita nelle sale del primo piano nobile di Palazzo Ferro Fini.
“Questa esposizione si snoda come un percorso nella vita di Mazzotti e tra le sue passioni, la montagna e la fotografia su tutte: dalle pubblicazioni dedicate alle Ville Venete antecedenti al 1952, attraverso i manifesti e le foto dell’epoca della Fondazione, si raccontano le esposizioni che fecero il giro dell’Italia, dell’Europa e degli Stati Uniti, per concludersi con un invito a riflettere sul ruolo delle Ville oggi. Siamo debitori a Giuseppe Mazzotti: fu lui infatti a organizzare ormai più di 70 anni fa la grande mostra fotografica sulle Ville Venete con cui nel 1952 non solo si pose all’attenzione dell’opinione pubblica mondiale il nodo della salvaguardia di un patrimonio che supera le 4mila ville, ma si istituì anche l’Ente per le Ville Venete nel 1958”, prosegue il Presidente.
“Ancora oggi le Ville Venete sono sconosciute o spesso vengo accostate a realtà certamente interessanti, come le Ville Vesuviane o quelle Medicee, ma che non sono di certo comparabili con il patrimonio inestimabile veneto-friulano. La Fondazione Giuseppe Mazzotti, che porta avanti e conserva l’eredità di “Bepi” composta da migliaia di foto e materiali unici, poco noti al grande pubblico e ancora tutti da scoprire, vuole continuare la sua missione: preservare e far conoscere la bellezza del nostro patrimonio culturale. Il modo migliore per sostenerla è quello di visitare esposizioni come questa, e promuoverne la diffusione”, conclude Ciambetti.
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