(Arv) Venezia 2 ott. 2023 - Oggi e domani Torino ospita la seconda edizione dell’“L’Italia delle Regioni”, il Festival delle Regioni e delle Province autonome - quest’anno organizzato in collaborazione con Regione Piemonte – evento che ha l’obiettivo di elaborare e costruire proposte utili a potenziare il ruolo, l’identità e le diverse specificità delle Regioni e delle Province autonome e che rappresenta, contemporaneamente, un’importante occasione per avviare, all’interno di una cornice di alta caratura istituzionale, un confronto con gli interlocutori di riferimento, pubblici e privati. Le due giornate di incontri istituzionali vedranno la partecipazione, rispettivamente, del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
Quest’anno, il tema centrale della kermesse è quello delle infrastrutture, in diverse articolazioni: dalla mobilità alla logistica, dall’energia all’ambiente, dalla sanità all’innovazione, dalle reti della conoscenza a quelle della ricerca. Al centro della giornata odierna, la presentazione del primo Rapporto IPSOS “L’Italia delle Regioni: rapporto sullo stato del Paese e la sua percezione” in termini di infrastrutture, sviluppo e prospettive future, in grado di fornire una visione dettagliata dei progressi compiuti per comprendere le sfide e le opportunità che il Paese dovrà saper cogliere.
“Il Festival si propone come veicolo di dialogo e collaborazione tra Regioni e Province autonome per dare vita ad una piattaforma di posizionamento strategico rispetto alle politiche del prossimo futuro: l’obiettivo è quello di far sì che la Conferenza delle Regioni, accanto al Governo, condivida la messa a terra di soluzioni moderne ed innovative per favorire lo sviluppo del Paese, sfruttando anche la fondamentale leva dei fondi del PNRR e della Programmazione europea”, ha affermato il Presidente del Consiglio regionale del Veneto Roberto Ciambetti, presente a Torino in qualità di Coordinatore della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome,
“I cinque tavoli di lavoro attorno ai quali è stata costruita l’edizione di quest’anno pongono al centro dell’agenda politica questioni cruciali come lo sviluppo sostenibile, la tutela del territorio, l’assistenza alle persone, l’attrazione dei talenti e l’internazionalizzazione dei territori e delle imprese. Quest’ultimo, in particolare, richiede un cambio di paradigma: i fattori tradizionalmente alla base del successo del made in Italy devono infatti essere integrati da risorse materiali e immateriali e andare oltre la visione di un’internazionalità come riflesso della capacità di esportare beni. Nel contesto economico contingente non si competa più solo tra imprese ma tra sistemi territoriali, che per molte filiere produttive eccedono ormai i confini delle singole regioni: la vera sfida è far comprendere come il ruolo delle Regioni sia centrale. Gli ambiti in cui questo è evidente sono molti: dall’attrazione di investimenti - in grado di far emergere la qualità dei territori come “piattaforme” di produzione e servizi, e dotati di infrastrutture materiali e intangibili – alle importazioni, che per farci essere competitivi sui mercati esteri richiedono catene di approvvigionamento efficienti e sostenibili. I divari regionali e macro-regionali esistono, tuttavia dobbiamo lavorare insieme per superarli. Sull’internazionalizzazione si gioca una delle sfide del futuro: la chiave è essere competitivi e saper cogliere le opportunità dei programmi europei di sviluppo dell’innovazione e delle competenze”, ha concluso Ciambetti.
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