CRV - Seconda commissione – Informativa della Giunta sull’aggiornamento del Piano gestione rifiuti

(Arv) Venezia 2 dic. 2021 -    La seduta odierna della Seconda commissione consiliare, presieduta da Silvia Rizzotto (Lega/Liga Veneta), vicepresidente Jonatan Montanariello (Pd), è stata caratterizzata dalla presentazione dell’Informativa della Giunta regionale in ordine all’aggiornamento del Piano regionale di gestione dei rifiuti urbani e speciali, di cui alla D.G.R. n. 1458 del 25 ottobre 2021. Presenti, l’Assessore regionale all’Ambiente, Gianpaolo Bottacin, i rappresentanti delle competenti Strutture della Giunta e di ARPAV.

Il Piano vigente è stato approvato nel 2015. Il 5 novembre 2021, è iniziato l’iter per l’aggiornamento dell’attuale pianificazione. La normativa di riferimento è la Legge regionale 3/2000, la Legge Quadro sulla gestione dei rifiuti. Deve inoltre essere rispettata la procedura di verifica dell’assoggettabilità VAS- Valutazione Ambientale Strategica, con il coinvolgimento delle Autorità ambientali. Parallelamente, entro 60 giorni dalla pubblicazione della delibera nel BUR, chiunque abbia interesse potrà trasmettere alla Giunta regionale osservazioni e proposte. Successivamente, l’Esecutivo regionale presenterà al Consiglio regionale la proposta di aggiornamento della vecchia pianificazione, recependo le osservazioni e le proposte ricevute, comprese eventuali controdeduzioni.

L’Assessore Bottacin ha ricordato che in Veneto la pianificazione dei rifiuti viene portata avanti da tanti anni. Grazie all’esperienza così maturata, la Regione ha conquistato un livello di assoluta eccellenza in Italia per raccolta differenziata e gestione del rifiuto solido urbano, come ammesso anche da Legambiente, collocandosi tra i primi posti in Europa. Bottacin ha anche rammentato come le Regioni sono autonome nella gestione del rifiuto solido urbano, fino allo smaltimento, mentre i rifiuti speciali hanno libera circolazione e quindi le Pubbliche Amministrazioni possono disporre di strumenti limitati. L’Assessore ha inoltre chiarito come all’esame vi è, non un nuovo Piano di gestione dei rifiuti, bensì solo un aggiornamento dello stesso, dato che gli obiettivi individuati nel 2015 sono ancora validi e vanno rivalutati, con una eventuale correzione o implementazione delle azioni previste. La nuova sfida sarà quella di abbandonare le discariche e spingere ancora di più verso la raccolta differenziata. Vengono così introdotti sistemi incentivanti per sostenere il circolo virtuoso della differenziata. L’aggiornamento del Piano si pone quindi in continuità con la pianificazione vigente per contenuti, indirizzi operativi e obiettivi, mentre individua nuove azioni focalizzate a superare le criticità emerse, con un cambio di prospettiva: da rifiuto a risorsa, nell’ottica dell’economia circolare. Le linee guida che verranno seguite sono caratterizzate dalla sinergia tra le azioni che si vogliono correggere e/o implementare e gli strumenti di pianificazione, nel rispetto delle norme sull’economia circolare. Inoltre, importante sarà la fase di concertazione con il territorio, sotto la regia di ARPAV. Viene individuata una gerarchia di gestione a piramide rovesciata, con alla base innanzitutto la prevenzione, quindi la preparazione per il riutilizzo, il riciclaggio, il recupero di energia e, infine, lo smaltimento. Vengono prospettati tre possibili scenari, con obiettivi via via sempre più sfidanti, che saranno valutati nei prossimi mesi.

In merito ai rifiuti urbani, tra i risultati attesi: nessuna nuova discarica o ampliamento delle discariche esistenti fino al 2030, con revisione degli obiettivi nel 2025; nessun nuovo impianto di gestione dei rifiuti; nessun nuovo inceneritore o aumento della potenzialità già autorizzata. È prevista una regia regionale sul rifiuto urbano residuo per implementare la sua riduzione e ridurre le difformità presenti nelle diverse aree. Il principio è che verranno premiati, in termini di tariffazione, i comportamenti virtuosi, con la penalizzazione di chi inquina di più. Questo, tramite l’introduzione di una tariffa unica regionale per centrare e anche migliorare il target fissato al 2020: 100 Kg/ab per anno.

Quanto ai rifiuti speciali, un ambito rispetto a cui la pianificazione della Pubblica Amministrazione è meno efficace, regolato da una logica di mercato, gli obiettivi 2020 sono stati sostanzialmente confermati, con la previsione di una sinergia con il mondo sanitario e una maggiore attenzione verso la promozione della cultura della legalità, con un presidio importante da parte di ARPAV.

Tra le linee strategiche previste, l’istituzione di un Tavolo regionale per i sottoprodotti, molto atteso dalle categorie economiche, e la valorizzazione dei fanghi.

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