(Arv) Venezia 31 mar. 2021 – La commissione Sanità del Consiglio veneto, presieduta da Sonia Brescacin (Lega-Lv), ha licenziato per l’aula, con l’astensione delle opposizioni, il provvedimento di adeguamento ordinamentale 2022 in materia di politiche sanitarie e sociali. Il provvedimento, che non ha impatto di natura economica, interviene nella legislazione vigente introducendo 12 norme di semplificazione o aggiornamento a leggi e disposizioni subentrate successivamente. In particolare, il testo di legge semplifica il processo di autorizzazione per le strutture sanitarie private prescindendo dal parere obbligatorio della Commissione tecnica regionale lavori pubblici (che non avrebbe alcun compito di verifica sui costi di una iniziativa privata); esonera le domande di rinnovo dell’accreditamento dal pronunciamento della Commissione regionale per l'investimento in tecnologia ed edilizia (Crite): e integra la legge regionale sulle donazioni in sanità specificando che l’accettazione di donazioni di beni mobili e attrezzature deve risultare coerente con la programmazione sanitaria. Al tempo stesso si prevede che il parere della Crite riguardi le donazioni di valore superiore alla soglia comunitaria o che incidano sui consumi o che comportino una innovazione nella pratica clinica. Il provvedimento ordinamentale interviene, inoltre, in materia di ricerca sanitaria finalizzata, affidando alla Giunta (e non più al Coris, Consorzio per la ricerca sanitaria) l’emanazione del bando e l’assegnazione dei finanziamenti. Sempre in tema di sanità, l’ordinamentale abroga la legge sulla concessione gratuita dei farmaci di fascia C ai malati gravi non ospedalizzati, in quanto tutti i farmaci valutati indispensabili per la salute del paziente rientrano nei livelli essenziali di assistenza, e semplifica l’iter di approvazione dei ‘percorsi diagnostici terapeutici assistenziali (Ptda).
Vengono poi introdotti aggiornamenti normativi e adeguamenti nelle definizioni nella legge del 1989 che disciplina la ricerca e l’utilizzo delle acque minerali e termali e abrogate e enorme igienico-sanitarie per i piccoli apicoltori che svolgono la smielatura a livello hobbistico amatoriale. Il testo di legge interviene anche in materia funeraria: si prevede che nelle case di riposo, negli hospice e negli ospedali di comunità l’accertamento dei decessi possa essere effettuato dai medici operanti nelle strutture stesse, che assumono così anche le funzioni di medico necroscopo; si lascia alle famiglie e alle imprese funerarie più tempo (30 ore e non più 24) per trasferire la salma del congiunto a domicilio o nelle sale del commiato o in altro luogo per le onoranze funebri.
Infine il provvedimento ordinamentale fa chiarezza, con una norma di interpretazione autentica, sulle conseguenze del riconoscimento giuridico delle Ipab di competenza della Regione; e aggiorna i requisiti richiesti agli enti per concorrere alla gestione del servizio civile volontario regionale, sostituendo l’iscrizione all’Albo del servizio civile universale a quella al registro regionale.
Relatrice in aula sarà la consigliera Silvia Maino (Lega-Lv), correlatrice di minoranza la vicepresidente della commissione Annamaria Bigon (Pd).
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