CRV - promozione della diffusione e impiego defibrillatori semiautomatici e automatici esterni

(Arv) Venezia 18 apr. 2023  - Il Consiglio regionale del Veneto ha approvato oggi, all’unanimità dei presenti, il Pdl n. 98  “Disposizioni per la promozione della diffusione e dell'impiego dei defibrillatori semiautomatici e automatici esterni”.

In sintesi, come ha spiegato il Relatore  Nicola Ignazio Finco  (Lega-LV), “Il progetto di legge si regge  sulla promozione della diffusione dell'impiego dei defibrillatori semiautomatici e automatici. Ricordo che ogni anno le vittime di arresto cardiaco sono più di 60 mila uno ogni 8 minuti e 45 secondi. Tra questi il 7% ha meno di 30 anni 5% meno di 8 anni che significa che ogni anno muoiono 4.200 giovani e ben 2100 bambini. Le vittime per arresto cardiaco rappresentano ormai ‘il killer numero uno nel mondo occidentale’. Secondo i dati del servizio epidemiologico regionale sono in Veneto nel corso del 2019 sono decedute più di 4400 persone a causa di malattie ischemiche al cuore. Uno dei motivi per cui le vittime sono così numerose si può ricondurre alla scarsa presenza di defibrillatori semiautomatici e automatici (DAE) sul territorio. Come è noto i DAE sono obbligatori nelle strutture sanitarie o sociosanitarie, nelle ambulanze, negli ambulatori pubblici e privati e dopo l’entrata in vigore del cd. Decreto Balduzzi anche per le società e associazioni sportive vi è l’obbligo ad avere un dispositivo DAE. Con la recente legge 4 agosto 2021, n. 116 “Disposizioni in materia di defibrillatori semiautomatici e automatici” (in vigore dal 28 agosto 2021), il legislatore nazionale è intervenuto per favorire la progressiva diffusione e l’utilizzazione dei defibrillatori semiautomatici e automatici esterni, in particolare – per quanto qui interessa – presso le sedi delle pubbliche amministrazioni di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 in cui siano impiegati più di 15 dipendenti e che abbiano servizi aperti al pubblico. Il presente progetto di legge si propone di intervenire a sostegno delle amministrazioni pubbliche che, pur presentando il requisito dei servizi aperti al pubblico, abbiano meno di 15 dipendenti e, quindi, siano escluse dai contributi previsti dalla L. 116/2021. La Regione Veneto attraverso un contributo economico sostiene l’acquisto dei defibrillatori semiautomatici e automatici (DAE) esterni e ne regolamenta l’installazione a cura degli enti territoriali disciplinandone la formazione per l'impiego”. “Il presente provvedimento – aggiunge Finco  - dopo un attento esame da parte della Commissione Quinta è stato approvato all'unanimità rispetto al testo originario fatte alcune semplici modifiche suggerite della struttura del dottor Rosi che riguardano principalmente la formazione che sarà in capo alla Scuola di Sanità Pubblica. Di fatto, è un progetto di legge molto semplice. Punteremo alla sensibilizzazione e alla promozione all’utilizzo del DAE cercando di offrire una risposta a piccoli territori del nostro Veneto che magari non hanno ancora delle degli spazi dove è presente un defibrillatore.  Nell'ultimo anno, non passa giorno che non ci sia una notizia triste di un giovane o di un anziano vittime di arresto cardiaco. Ringrazio ovviamente i presenti, la Commissione Quinta e tutti i colleghi che hanno partecipato in questa direzione”.

La consigliera  Anna Maria Bigon  (Pd), conferma il supporto al presente progetto di legge, facendo presente che l’utilizzo dei defibrillatori  necessitano di manutenzione e controllo E  si ravvisa anche la necessità per i Comuni, di mappare i punti, ovvero, dove fisicamente  trovare i defibrillatori in modo rapido e veloce.

Anche il consigliere  Tommaso Razzolini  (FdI), esprime pieno supporto al presente progetto di legge, evidenziandone l’importanza e ricordando in prima persona che quando era assessore allo Sport, i defibrillatori rappresentavano una prevenzione nonché sicurezza per lo sportivo. Ma non solo, una sicurezza per i cittadini.  Importantissimi i corsi di formazione per il rilascio dell’autorizzazione all’impiego extraospedaliero dei dispositivi DAE.

Infine, l’intervento del consigliere  Alberto Villanova  (Lega-LV), che conferma il totale sostegno al progetto del collega Finco e ricorda che si parla della prima causa di morte nel nostro Paese e non solo in tutto l'Occidente. La distribuzione capillare dei dispositivi DAE può dare una risposta importante e puntare l’attenzione all’importanza dell'attività cardiaca.  Una sorta di missione per il nostro Paese con particolare attenzione anche comuni di piccole dimensioni. La distribuzione di questi dispositivi vanno assolutamente incentivati; vanno informati i cittadini su dove fisicamente si trovano. Ci sono dei dispositivi che possono essere usati anche da persone che non hanno nessun tipo di formazione, dispositivi dotati di schemi di funzionamento molto facili accompagnati da una voce guida che aiuta nella manovra. Tuttavia, dall’articolato del progetto di legge risulta evidente l’importanza di attivare una formazione ad hoc per eseguire correttamente le manovre che implicano l’approccio al BLS (Basic Life Support). Corsi di poche ore, dove vengono insegnate tutte le manovre atte a soccorrere i soggetti colpiti da arresto cardiaco e defibrillazione precoce.

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