CRV - I lavori della Terza Commissione – 18 maggio 2022

(Arv) Venezia 18 mag. 2022  - Illustrato, nel corso della seduta odierna della Terza Commissione il   Pdl n. 140  “Modifica alla legge regionale alla legge regionale 9 dicembre 1993, n. 50 “Norme per la protezione della fauna selvatica per il prelievo venatorio”. Lo scopo del progetto di legge, è quello di offrire una difesa ulteriore ed efficace per gli agricoltori, ai terreni di loro proprietà e ai beni aziendali, nell’ottica di tutelare in particolare l’attività agricola a beneficio degli impianti di irrigazione cosiddetti “a vista”, non interrati. E’ utile ricordare, che nel corso dell’attività venatoria, si verificano talvolta casi di foratura delle tubature degli impianti di irrigazione causati dagli spari. Si rende pertanto necessario trovare un equilibrio tra il mondo agricolo e il mondo venatorio. Seguiranno delle successive audizioni con le associazioni agricole, le associazioni venatorie riconosciute a livello regionale e le associazioni ambientaliste.

E’ intervenuto l’assessore alla Caccia e pesca in relazione all’ interrogazione a risposta in commissione n. 11  “DGR n. 226 del 2022 non semplifica ma aggrava il procedimento per la sottrazione di fondi dall’esercizio dell’attività venatoria”. L’assessore, ha ricordato e sottolineato “Che la DGR approva i criteri, le modalità e la modulistica per la sottrazione dei fondi dall’esercizio dell’attività venatoria e approva lo schema di Convenzione fra la Regione del Veneto e l’Agenzia Veneta per i Pagamenti (AVEPA). Il procedimento in essere per l’accesso ai servizi è una garanzia assoluta e si evidenzia che nella prima interrogazione la Giunta regionale aveva dato una risposta in merito alle 30 domande ricevute. Ad oggi, sono pervenute 500 domande, che hanno necessariamente modificato le condizioni/graduatorie, con proroga al 31 maggio p.v.”.

La Terza Commissione ha illustrato il  Pdl 129  “Modifiche alla legge regionale 8 maggio 2009, n. 12 “Nuove norme per la bonifica e tutela del territorio”.

In sintesi, il progetto di legge nasce dalla richiesta del territorio dagli amministratori che si occupano di bonifica. In Veneto, sono presenti 10 consorzi di bonifica che garantiscono anche l’attività di irrigazione. Provincie e Comuni sono gli enti di riferimento con facoltà per il Presidente della Provincia di individuare tra i consiglieri comunali all’interno della propria provincia un delegato al fine di dare maggiore rappresentatività territoriale. Seguiranno nelle prossime sedute delle audizioni per ulteriori approfondimenti.

La Terza Commissione ha esaminato il  Pdl n. 133  “Valorizzazione della tradizione enogastronomica veneta. Istituzione del logo Ristorazione tipica del Veneto”. Di fatto, promuovere la ristorazione è fondamentale in quanto essa costituisce un settore importante per l’economia veneta. L’ istituzione del logo “Ristorazione tipica del Veneto”, viene concessa ad un organismo privato, costituito in forma consortile o associata tra i ristoratori o alle associazioni di categoria singole o associate, che ne disciplina l’utilizzo e il controllo come stabilito con apposito regolamento.

I progetti di legge abbinati il  Pdl n. 22  di iniziativa della Giunta regionale “Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 10 agosto 2012, n. 28 “Disciplina delle attività turistiche connesse al settore primario e il  Pdl n. 15  “Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 10 agosto 2012, n. 28 “Disciplina delle attività turistiche connesse al settore primario”, nel corso delle ultime sedute hanno visto una serie di audizioni congiunte e approfondimenti normativi con la Sesta Commissione permanente. In concreto, non ci sono state grandi modifiche nelle definizioni, ma si è reso necessario regolamentare alcune richieste che pervengono dal settore turismo legato all’attività agricola. E’ stato ridefinito il concetto di turismo rurale, è stata rivista la Fattoria didattica che rappresenta una realtà in continua evoluzione, è stato inserito fra i prodotti nuovi il cosiddetto prodotto di montagna. Per riguarda l’attività di ospitalità di turisti presso gli agriturismi è stata modificata passando dagli attuali 30 posti letto ai 45 posti letto.

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