CRV - Consiglio veneto approva il bilancio regionale di previsione 2023-25

(Arv) Venezia 15 dic. 2022  -       Il Consiglio regionale del Veneto, nel corso della seduta odierna, ha approvato, con 36 voti favorevoli e 8 contrari, il bilancio di previsione 2023-25, ovvero il Progetto di legge n. 156 d’iniziativa della Giunta, relatore per l’Aula il Presidente della Prima commissione Luciano Sandonà (Lega-LV), correlatore la Vicepresidente della Commissione Vanessa Camani (Pd); questo via libera segna anche la conclusione dei lavori relativi alla manovra finanziaria da parte dell’Assemblea legislativa che nelle precedenti sedute si espressa sulle Proposte di deliberazione amministrativa di adozione del Documento di economia e finanza regionale (il Defr) e della relativa Nota di aggiornamento (il Nadefr), nonché sui Progetti di legge, n. 155 “Legge di stabilità regionale 2023” e n. 154 “Collegato alla legge di stabilità regionale 2023”.

L’approvazione del Bilancio 2023-2025 è giunta dopo una giornata di intenso dibattito che ha visto alternarsi alla presidenza dell’aula il Presidente Roberto Ciambetti e a lungo anche i due vice, Francesca Zottis e Nicola Finco. Dopo la discussione generale sono stati affrontati con piglio deciso gli oltre 120 emendamenti presentati dai consiglieri. Sospesa la seduta attorno alle 19 in attesa del maxi-emendamento proposto dalla Giunta,  presentato  attorno alle 20 e “che raccoglie le sensibilità e le segnalazioni che sono sorte nel corso di questa giornata e che in parte raccoglie anche indicazioni emerse nel corso dei giorni del Collegato e della legge di stabilità” come ha detto l’assessore Calzavara,  che ha messo a disposizione ulteriori risorse per 1.662.000 € attinti dal Fondo di riserva e principalmente concentrati nel settore della cultura. Alla ripresa dei lavori dopo l’approvazione del maxiemendamento sono stati affrontati 35 ordini del giorno, tra i quali uno, sottoscritto da tutti i gruppi consiliari e promosso dal consigliere Fabiano Barbisan di condanna per le violenze sulle donne e la repressione delle proteste in Iran.

In dichiarazione di voto  Arturo Lorenzoni , portavoce delle opposizioni (GM), ha ringraziato l’assessore Calzavara “puntuale ascoltatore delle nostre richieste e di tutti i colleghi dell’opposizione, che hanno cercato di interpretare in modo costruttivo il nostro ruolo di pungolo, il nostro ruolo di proposizione” spiegando poi il voto contrario perché “il Bilancio che avremmo proposto noi avrebbe delle caratteristiche abbastanza diverse, guarderebbe più davanti e un po’ meno dietro”. Anche  Giacomo Possamai  (Pd) pur mantenendo la contrarietà alla manovra finanziaria nel suo complesso ha sottolineato la correttezza e disponibilità dell’assessore: “Annuncio un voto contrario perché consideriamo questo bilancio insufficiente: è di una straordinaria ordinarietà in tempi straordinari., Un Bilancio entrato insufficiente in quest’aula e uscito insufficiente. La Regione del veneto ha scelto di non rispondere alle esigenze e alle difficoltà di tantissime realtà, di tantissime famiglie del nostro territorio”.   A favore del provvedimento  Enoch Soranzo  (FdI): “È chiaro ed evidente che siamo tutti consapevoli che si può fare sempre meglio, che il bilancio ideale sicuramente sarebbe un altro, ma siamo consapevoli e convinti che, lavorando sodo, ricercando passo dopo passo, come è stato fatto in questi giorni, in questi mesi e si sta facendo anche in altre sedi, le soluzioni saranno sicuramente poste in essere. Noi condividiamo la sce3lta di questo bilancio, una scelta coraggiosa e sfidante, pensata per fare il meglio possibile per il nostro territorio”,  Alberto Villanova  (Lega/LV) ha iniziato il suo intervento notando come “il confronto che si è sviluppato tra tutte le forze politiche in questi giorni, pur partendo da due posizioni e visioni diverse, è stato fatto da parte di tutti nell’interesse dei Veneti e credo che questo atteggiamento faccia onore a quest’Aula. Voglio ciò non di meno rigettare la visione di un Veneto che non ha futuro, di un Veneto che non va avanti, di un Veneto che decide di non decidere. Il fatto di non aver applicato l’addizionale IRPEF per la tredicesima volta vuol dire aver deciso una strada che caratterizza la nostra amministrazione. Abbiamo parlato tanto in questi giorni di non voler appesantire la macchina del Veneto, vogliamo fare in modo che ai Veneti rimangano tutti quei soldi che sarebbero stati presi con l’addizionale IRPEF dalle loro tasche, che rimangono così a disposizione per poter far girare la nostra economia”.

Si è passati al voto finale che ha visto 36 voti favorevoli e 8 contrari.

 

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