CRV - CAL: comunità energetiche, sì a promozione autoconsumo e risparmio energetico

(Arv) Venezia 21 feb. 2022 –      Parere favorevole unanime, da parte del Consiglio delle Autonomie locali del Veneto, alle comunità energetiche per produrre energia da fonti rinnovabili e alle organizzazioni di autoconsumatori per produrre, immagazzinare e vendere l’energia: il ‘parlamentino’ degli enti locali del Veneto, guidato dal presidente della Provincia di Padova  Fabio Bui , ha espresso il proprio via libera, obbligatorio anche se non vincolante, ai tre progetti di legge, due di iniziativa dei consiglieri di opposizione e uno della Giunta regionale, che hanno il medesimo obiettivo: promuovere comunità energetiche costituite da soggetti pubblici e privati per lo sviluppo di fonti rinnovabili per l’autoconsumo e il risparmio energetico. “In un momento di grande emergenza per il caro-bollette, l’approvigionamento energetico e i costi della transizione ecologica – ha affermato il presidente Bui – una iniziativa legislativa di questo tipo è quanto mai opportuna e concreta e va accelerata con ogni mezzo”. Un impegno sostenuto in prima persona anche dall’assessore regionale allo sviluppo economico e all’energia  Roberto Marcato , che - intervenendo ai lavori del CAL - ha confermato l’abbinamento dei tre testi di legge in un’unica iniziativa legislativa e il massimo interesse della Giunta a promuovere lo sviluppo di forme dirette di autoproduzione e di autoconsumo da fonti rinnovabili.

La prima iniziativa legislativa (Pdl 61) in materia di comunità energetiche era stata depositata in Consiglio nel 2021 dalla consigliera  Cristina Guarda  (Europa Verde). A questa si era aggiunta la proposta (Pdl 66) del portavoce dell’opposizione  Arturo Lorenzoni,  sottoscritta anche da  Elena Ostanel  (Vcv),  Erika Baldin  (M5S),  Stefano Valdegamberi  (misto) e  Andrea Zanoni  (Pd), che definisce i concetti di comunità di energia rinnovabile e di autoconsumatori di energia rinnovabile che agiscono collettivamente “per produrre energia elettrica rinnovabile per il proprio consumo e possono immagazzinare o vendere energia elettrica rinnovabile autoprodotta e si trovano nello stesso edificio o condominio, senza che tali attività costituiscano l’attività commerciale o professionale principale”. Infine la Giunta regionale aveva presentato un proprio disegno di legge (Pdl 82), anch’esso rivolto a favorire la creazione di gruppi costituiti da soggetti pubblici e privati, che si associano per la produzione, l’accumulo e il consumo di energia in forma aggregata, in linea con quanto previsto dalle direttive europee.

Ora le tre proposte sono confluite in un testo unico – ha sottolineato Marcato – da approvare il prima possibile, per sostenere in modo concreto una risposta “tangibile e immediata alla povertà energetica”, avvalendosi sia degli aiuti nazionali previsti dal Pnrr sia dei fondi della programmazione comunitaria 2021-27.

La proposta legislativa unitaria attribuisce alla Regione un ruolo di promozione e sostegno attraverso la sensibilizzazione di imprese, privati e amministrazioni locali, lo stanziamento di fondi, la promozione di protocolli con i soggetti coinvolti in progetti di autoconsumo collettivo (distributori di energia elettrica, Soprintendenza) e la costituzione di un tavolo tecnico consultivo, a supporto delle comunità e degli autoconsumatori.

La responsabilità editoriale e i contenuti di cui al presente comunicato stampa sono a cura di CONSIGLIO REGIONALE VENETO

© RIPRODUZIONE RISERVATA