CRV - Approvato programma di valorizzazione patrimonio della Serenissima nell’area mediterranea

Il Consiglio regionale del Veneto approva programma di valorizzazione patrimonio della Serenissima nell’area mediterranea

(Arv) Venezia 27 apr. 2021 – Il Consiglio regionale del Veneto ha approvato, con i soli voti della maggioranza, criteri e obiettivi del programma di interventi per il recupero, conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale della Serenissima nell’area mediterranea. Si tratta del primo piano, a valenza triennale, dall’approvazione della legge n. 39 del 2019 che ha rinnovato le linee di intervento della legge del 1994 dedicata alla conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale della civiltà veneziana in Istria e Dalmazia. “Una legge che rappresenta un ‘unicum’ nel panorama legislativo delle Regioni, perché interviene al di fuori dei confini del Veneto, sull’altra sponda dell’Adriatico e ora, con il nuovo programma, allarga ulteriormente lo scenario di azione all’intera area mediterranea che fu teatro di espansione culturale e commerciale di Venezia, prevedendo rapporti di reciprocità con realtà estere”, ha sottolineato la relatrice Francesca Scatto (ZP), presidente della commissione Cultura del Consiglio veneto.

Il programma triennale 2021-23 detta le linee guida per il piano annuale degli interventi 2021, che ha una dotazione finanziaria di 200 mila euro per investimenti in restauro e di 180 mila euro per studi, ricerche e spese correnti. Nei criteri di selezione dei progetti e delle iniziative da finanziare, privilegia quelli di maggior valore scientifico e istituzionale, promossi nell’ambito di rapporti di cooperazione internazionale, e che valorizzino le professionalità e le competenze di giovani veneti under 35 o comunque di studiosi non strutturati.

Nel tracciare un bilancio di 25 anni di valorizzazione del patrimonio culturale veneto sull’altra sponda adriatica, Scatto ha ricordato come la prima legge del 1994 abbia consentito oltre 600 interventi di restauro, conservazione, promozione culturale e scientifica, per un totale di oltre 8 milioni di euro investiti sull’altra sponda Adriatica, di cui 4,5 spesi per restauri e oltre un milione a sostegno delle attività delle comunità italiane in Istria e Dalmazia.  Da rilevare, inoltre – ha sottolineato - il valore politico-culturale dell’intervento veneto, che sin dagli anni Novanta del secolo scorso ha contribuito a rinsaldare i legami con le comunità istriano-dalmate e ad avviare rapporti di parternariato, quando Slovenia e Croazia non erano ancora paesi membri dell’Unione Europea, né esistevano programmi di cooperazione internazionale.

Ora, con il programma 2021-23 delineato dalla Giunta previo parere di indirizzo del Comitato tecnico-scientifico per la valorizzazione del patrimonio culturale di origine veneta nell’area mediterranea, l’intervento della Regione Veneto si allarga anche a Creta, Cipro, isole greche, Peloponneso e area del Mar Nero, fin dove è arrivata l’influenza e l’impronta culturale della Serenissima, allargando così la rete dei soggetti istituzionali coinvolti ad università, enti territoriali e centri di ricerca. “Progetti e iniziative – ha messo in evidenza la relatrice - dovranno essere realizzati in partenariato e dovranno essere di riconosciuta qualità, privilegiando la rievocazione di anniversari, eventi storici o il recupero di fonti, tradizioni e manufatti della storia veneziana, nonchè la realizzazione di mostre ed eventi nel territorio regionale. Oltre alla qualità scientifica dei progetti, la Regione Veneto è attenta anche alla loro visibilità e alla ricaduta e riconoscibilità delle iniziative di recupero storico e culturale non solo nei paesi esteri, ma anche nel proprio territorio”.

Apprezzamenti per il programma triennale, che prende avvio proprio nell’anno delle celebrazioni per i 1600 anni di Venezia, sono stati espressi dal capogruppo della Lega Giuseppe Pan e dalla capogruppo di Forza Italia Elisa Venturini. Assenti i consiglieri di opposizione, uscita dall’aula per protesta contro la mancata sospensione dei lavori consiliari da loro richiesta in attesa che il presidente Zaia riferisca in merito a quanto diffuso dalla trasmissione ‘Report’. 

La responsabilità editoriale e i contenuti di cui al presente comunicato stampa sono a cura di CONSIGLIO REGIONALE VENETO

© RIPRODUZIONE RISERVATA