CRV - Approfondito fenomeno degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali in sanità

(Arv) Venezia 14 lug. 2022  -      La Quarta commissione consiliare permanente, presieduta da Andrea Zanoni (Pd), vicepresidente Roberto Bet (Lega/LV), ha ospitato oggi in audizione il dott. Michele Mongillo, Direttore dell’Unità Organizzativa Prevenzione/Sanità pubblica della Regione del Veneto, accompagnato dalle dottoresse Vera Comiati e Monica Briani, per approfondire il fenomeno degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali in ambito sanitario. È così proseguito il giro di audizioni per analizzare il tema degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali nella nostra regione, in ottemperanza all’impegno assunto come prioritario dai commissari.

Come sottolineato dal presidente Zanoni e dal vicepresidente Bet, gli auditi hanno presentato dati molto interessanti sull’andamento degli infortuni e delle malattie professionali che, negli anni dal 2015 al 2020, hanno colpito il personale sanitario. Molta incidenza ha avuto, nel 2020, l’infezione da Coronavirus. La mole di dati forniti dimostra l’importante lavoro svolto dalla U.O. Prevenzione/Sanità pubblica regionale. I dati sono stati elaborati da Azienda Zero, su ‘Flussi INAIL- Regioni’, e sono aggiornati al 31 ottobre 2021. L’arco temporale di riferimento è il 2015- 2020. I dati si riferiscono al personale dell’intero settore ‘Sanità e assistenza sociale’, come definito da INAIL, e non sono relativi al solo Servizio Sanitario Regionale; riguardano eventi riconosciuti, non denunciati. Si precisa che le infezioni da Covid sono considerate infortuni sul lavoro e non malattie professionali.

In ordine agli infortuni sul lavoro, mentre negli anni 2015- 2019 l’andamento è stato medio (dai 2.205 infortuni nel 2015 ai 2.296 nel 2019), nel 2020 invece si è registrato un fortissimo incremento legato al Covid: 12.394 infortuni complessivi, di cui ben 10.642 da Coronavirus.

Le fasce d’età più colpite sono quelle tra i 41 e i 60 anni, in linea con l’età media del personale sanitario in servizio, con una percentuale maggiore di donne interessate. Gli eventi riconosciuti si sono verificati in numero largamente maggiore negli ospedali, nelle case di cura e negli studi medici (7.750), poi nelle strutture residenziali di assistenza ad anziani e disabili (2.379), quindi all’interno delle strutture di assistenza sociale non residenziale (513). La gravità degli infortuni è aumentata con l’avanzare dell’età dei lavoratori.

Nell’ambito delle malattie professionali riconosciute, si sono registrati numeri decisamente inferiori rispetto agli infortuni: si va dalle 58 malattie professionali del 2015 alle 48 del 2020; l’età media delle persone colpite è in crescita: si passa da una di 50,8 anni nel 2015, a una di 54,7 anni nel 2020; tra le patologie più frequenti, quelle che hanno colpito l’apparato musco- scheletrico, con al vertice l’ernia discale.

Quanto alle aggressioni in ambito sanitario, l’aggressore per il 70% è stato di genere maschile, mentre l’aggredito è stato per il 70% di genere femminile. Le aggressioni sono state soprattutto di tipo fisico e hanno colpito in percentuale maggiore la categoria professionale degli infermieri. Nel 2022 sono stati attivati tre corsi formativi per prevenire gli eventi di aggressione e per sensibilizzare il personale sul fenomeno.

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