Con "Overstep" Europa e Africa firmano tre dossier sulla "scuola delle competenze"


Cinque anni di lavoro, cinque anni di viaggi Europa-Africa andata e ritorno, circa 170 studenti coinvolti (tra studenti in corso, accompagnatori e diplomati) ma anche 155 tra docenti e personale scolastico di 10 paesi del continente africano (Benin, Camerun, Capo Verde, Gabon, Kenya, Nigeria, Costa d’Avorio, Senegal, South Africa e Tunisia) e 66 docenti europei sono i numeri del progetto Overstep che ha sancito una proficua collaborazione tra l’Europa e l’Africa. Il percorso ha definito le best practice della scuola di oggi, nelle quali studio e formazione hanno trovato una comunione d’intenti, oggi racchiusa in tre dossier. Il 21 ottobre ad Abidjan in Costa d’Avorio ci sarà l’evento finale con la presentazione dei risultati raggiunti nel corso di questi anni di lavoro parallelo. Il progetto è nato dalla sinergia tra FMTS Experience società di FMTS Group (Italia, con sede in Campania), che è coordinatore, ForMalta Ltd (Malta e Spagna) e Newdeal Institut (Francia). “OVERSTEP, a Joint Alliance to Develop a Mobility Scheme and Share Best Practices between African and European VET Systems (EAC-2019-0572)”, è un’azione pilota finanziata dalla Commissione Europea per sperimentare programmi di mobilità in ambito VET con Paesi Terzi.


I DOSSIER. "Competence-based curricula development: a framework"", "The Strategic School Plan" e "Roadmap to work-based learning" sono i tre manuali nei quali si ritrovano le linee guida per lo sviluppo di curricula scolastici basati sulle competenze; che aiutano le scuole a pianificare in modo efficace lo sviluppo formativo a lungo termine, attraverso strategie mirate e obiettivi specifici e che offrono gli strumenti per integrare le pratiche di apprendimento basato sul lavoro nei corsi di formazione professionale. Un patrimonio di saperi utile per proporre modelli di intervento affinché gli studenti acquisiscano competenze pratiche direttamente collegate al mondo del lavoro, favorendo così un incontro sempre più produttivo tra formazione e occupazione; ma anche per offrire possibili spunti per il riconoscimento delle esperienze di mobilità transnazionale che permettano di mettere in comunicazione sistemi formativi differenti.


LA MOBILITÀ. Overstep è stato articolato su tre categorie di mobilità. Membri del personale di scuole/enti di formazione africani hanno intrapreso esperienze di scambio, confronto e rafforzamento delle competenze, presso scuole ed enti di formazione con sede in Italia, Francia, Malta e Spagna, al fine di scambiare buone pratiche e lavorare sugli strumenti didattici, metodologie e strategie didattiche da mettere in atto per migliorare l'offerta formativa. Personale delle scuole e di enti di formazione dell'UE è stato ospitato presso le scuole/enti di formazione africani per confrontarsi sul processo di miglioramento e modernizzazione delle offerte formative. Mentre ai ragazzi sono state proposte esperienze di formazione “on the job” in Italia, Francia, Malta e Spagna presso aziende che operano nei settori del turismo e dei servizi alberghieri, dell'agricoltura e della trasformazione alimentare.

"Nuove tecnologie, partenariati con aziende e inclusività garantiscono una formazione innovativa e in linea con le esigenze del mercato – è il commento di Silvano Del Duca , direttore di FMTS Experience – Un buon orientamento al lavoro gioca un ruolo cruciale nell'inserimento professionale, preparando le nuove generazioni ad affrontare le sfide dell'economia chiamata ad essere sempre più sostenibile. Con Overstep abbiamo potuto sperimentare che attraverso un approccio integrato e collaborativo è possibile formare le nuove generazioni di professionisti, preparati ad affrontare le sfide globali".

"In questi cinque anni, con la mobilità internazionale e l'incontro tra differenti approcci didattici, abbiamo rafforzato le competenze di tutti i partecipanti, contribuendo a definire le buone pratiche della scuola delle competenze – dichiara Giuseppe Melara , presidente di FMTS Group - Il nostro impegno, partendo dalla formazione accademica, ha puntato a creare occasioni di crescita professionale per i giovani attraverso esperienze in settori strategici come il turismo, i servizi alberghieri, l'agricoltura e la trasformazione alimentare. Siamo ancora più consapevoli che la cooperazione internazionale è un motore di sviluppo e di progresso per i giovani, le scuole e le società. Ma non ci può essere progresso senza inclusione, comprensione dell’altro e rispetto delle culture: sentimenti e atteggiamenti che richiamano ad una reciproca adozione”.

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