Colombi (Uilpa). Dare subito attuazione al Contratto collettivo

Con il cedolino di giugno saranno finalmente corrisposti gli arretrati del CCNL 2019-2021 a decorrere dal 1° gennaio 2019, mentre gli incrementi stipendiali arriveranno a partire da luglio. Una buona notizia per gli oltre 210.000 dipendenti del comparto Funzioni Centrali, anche se avremmo voluto annunciarla prima visto che avevamo firmato il CCNL il 5 gennaio scorso.

Per le finanze pubbliche questo ritardo ha rappresentato un bel risparmio: in nove mesi l’inflazione è salita di circa 4 punti e gli incrementi che oggi lo Stato corrisponde ai suoi dipendenti non hanno lo stesso valore di quando sono stati contrattati.

Come se non bastasse per il resto dei circa 2,5 milioni di pubblici dipendenti contrattualizzati il rinnovo del CCNL è ancora in alto mare. In pratica, se consideriamo nel loro insieme le categorie del lavoro pubblico, appena il 7% dei dipendenti ha rinnovato il CCNL per il triennio 2019-2021, mentre il restante 93% è fermo (nella migliore delle ipotesi) al 2018.

Per quanto ci riguarda adesso l’attenzione si sposta sulle singole amministrazioni. Alle quali chiediamo di dare attuazione a tutte le clausole previste dal nuovo CCNL. In tutte le amministrazioni devono essere avviati subito i tavoli di confronto sulla riforma dell’ordinamento professionale, sulla piena contrattualizzazione delle forme di lavoro a distanza, sulle progressioni economiche dentro e fra le aree, sul welfare integrativo.

E necessario poi che siano correttamente applicati gli istituti delle relazioni sindacali - informazione, confronto e contrattazione decentrata - la cui portata è stata ampliata dal nuovo CCNL. E nelle numerose amministrazioni  inadempienti vanno implementate le clausole sull’ampliamento degli strumenti di partecipazione dei lavoratori derivanti dal precedente CCNL, a cominciare dagli Organismi Paritetici per l’Innovazione.

L’arrivo in busta paga degli arretrati e degli aumenti è solo il primo passo di una stagione rivendicativa che punta alla realizzazione di tutti gli obiettivi previsti dal CCNL. Nel momento in cui si riduce il potere d’acquisto dei salari, gli istituti contrattuali finanziati con le risorse dei dipendenti devono ritornare sotto forma di miglioramento delle condizioni lavorative.

Per la UILPA è una battaglia di equità che intendiamo portare avanti con determinazione in coerenza con lo straordinario risultato ottenuto alle ultime elezioni RSU.

Sandro Colombi, Segretario generale UIL Pubblica Amministrazione

Roma, 10 giugno 2021

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