Ansa Press Release
Sabato 09 Ottobre 2021
Boom delle bollette, la transizione ecologica deve essere al centro delle politiche pubbliche
L’annunciato aumento della bolletta energetica costituisce una stangata sui bilanci delle famiglie: in media circa 300 euro in più all’anno. Come se non bastasse aumenterà il costo dei trasporti: oltre 5 euro in più per un pieno di benzina, fino a 7 euro in più per i veicoli diesel, mentre GPL e metano toccano storicamente il loro prezzo più alto. Non sfuggono a questa mazzata neanche le auto elettriche plug in, poiché l’energia erogata dalle colonnine costerà più di prima. La conseguenza generale sarà l’aumento di tutti i prezzi della vendita al dettaglio e in particolare della spesa alimentare.
Il governo è intervenuto con misure di salvaguardia per le fasce sociali più deboli andando a compensare una parte dell’IVA sulla fornitura di gas naturale. Sembra che in Europa l’urgenza del problema sia stata avvertita con maggiore sensibilità e in settimana è previsto il varo di un piano che consiste nell’aggregazione fra proprietari di infrastrutture di distribuzione, affinché venga aumentata la capacità distributiva delle fonti d’energia. A latere si sta pensando a sussidi per i meno abbienti o a rimborsi delle bollette in quota parte. Le misure sarebbero finanziate con gli incassi dell’ETS, Emission Trading System, ovvero il tributo che i Paesi membri pagano all’Europa per “poter inquinare”.
Tuttavia, nonostante queste misure la raffica di rincari eroderà inevitabilmente il già magro potere d’acquisto dei dipendenti pubblici. Parliamo di 3 milioni e 200mila lavoratori che attendono il rinnovo del Contratti Collettivi di Lavoro i cui benefici economici saranno quasi sterilizzati.
Il tema impatta con quello della transizione ecologica, delle energie rinnovabili e delle emissioni. Temi trasversali e universali, che dovrebbero vedere la partecipazione delle parti sociali, della cittadinanza, delle associazioni dei consumatori e dei contribuenti.
Da molto tempo si discute di emergenza climatica e se ne vivono quotidianamente le conseguenze negative. Lo stesso Mario Draghi ha dato ragione all’attivista Greta Thunberg sull’urgenza di azioni immediate per evitare il collasso ambientale.
Per il Governo è giunto il momento di osare di più e collocare la transizione ecologica al centro delle politiche pubbliche, rendendo possibile la piena spendibilità dei fondi erogati in base al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza con progetti mirati, duraturi ed efficaci.
Federico Trastulli, Segretario nazionale UIL Pubblica Amministrazione
Roma, 9 ottobre 2021
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