Volontariato / Hinterland
Giovedì 30 Gennaio 2025
Violenza sulle donne, poesie e incontri per non dimenticare
L’INIZIATIVA. Dal 6 al 22 febbraio nella Sala Manzù della Provincia esposizione di opere e iniziative promosse dall’associazione «Le iris di Trebecco».
Tre settimane di eventi culturali sulla violenza contro le donne: prende il via la prossima settimana la seconda edizione dell’iniziativa «La poesia del rispetto. Incontri di bellezza» promossa dall’associazione «Le iris di Trebecco». Dal 6 al 22 febbraio nella Sala Manzù della Provincia verranno esposte delle opere donate all’associazione e la mostra sarà accompagnata da 13 incontri dedicati alle donne. «Durante queste tre settimane incontreremo diverse personalità e competenze, che affronteranno il problema della violenza sulle donne attraverso diverse sfaccettature», spiega Cristina Mostosi, presidente de «Le iris di Trebecco».
Ho così deciso di fondare un’associazione perché credo che ognuno di noi debba impegnarsi civilmente per contrastare questo problema e per non lasciare più da sole le famiglie»
Un’iniziativa che affonda le radici proprio nella storia personale di Cristina che nel 2002 perse la sorella, Paola Mostosi, a causa di un femminicidio. «Non pensavo che in vent’anni la situazione sarebbe peggiorata a tal punto. Ho così deciso di fondare un’associazione perché credo che ognuno di noi debba impegnarsi civilmente per contrastare questo problema e per non lasciare più da sole le famiglie». L’idea prese forma nel periodo del Covid, quando bloccata in casa Cristina iniziò a leggere i libri di botanica del padre (botanico di fama internazionale): maturò l’idea di utilizzare questo patrimonio per dar vita ad una biblioteca dedicata proprio alle donne, di pari passo con il progetto «Una iris per non dimenticare» portato dentro le scuole.
Le piante di iris
Oltre ai libri, infatti, il padre di Cristina le aveva lasciato in dono numerose piante di Iris. «Le Iris rappresentano per me un simbolo: una pianta come le donne molto resistente, femminile, che ha bisogno di poche cure ma di tanto rispetto come lo vogliamo noi». Cristina ha scelto così di consegnare questo simbolo anche ad altri e grazie al progetto «Una iris per non dimenticare» consegna a scuole, aziende ed enti pubblici 12 iris per realizzare un’aiuola che diventa occasione per realizzare un intervento formativo sui temi della violenza e dell’educazione al rispetto. «A inizio 2025 abbiamo piantato la 64ª aiuola».
Più di 3mila libri
Da questo primo progetto pioniere, nel 2022 nacque ufficialmente l’associazione. Il 4 ottobre scorso a Sorisole è stata inaugurata anche la biblioteca dedicata a Paola Mostosi: qui ci sono più di 3mila libri appartenuti al padre di Cristina e Paola, ma anche donati da privati e case editrici indipendenti. I volumi sono suddivisi in tre sezioni: una dedicata alla natura in tutte le sue declinazioni compresi i romanzi ambientanti nella natura e libri per bambini; una seconda che approfondisce il tema della violenza e le cause culturali che la determinano; l’ultima dedicata alle biografie di donne che hanno fatto la storia. «Stiamo attrezzando al suo interno un centro di cultura del rispetto. Qui vorremmo realizzare presentazioni di libri, percorsi formativi che educhino alla gentilezza e non solo verso le donne». Un grande patrimonio, che richiede però anche un lavoro impegnativo. «Dobbiamo classificare i libri, per poter arrivare in modo più capillare a tutti i cittadini, che possano attingere al materiale, confrontarsi, partecipare a gruppi di lettura ed altre attività. Per questo abbiamo bisogno anche di nuovi volontari. Le attività sono tante e non riusciamo sempre a rispondere a tutte le richieste che ci arrivano».
«Stiamo attrezzando al suo interno un centro di cultura del rispetto. Qui vorremmo realizzare presentazioni di libri, percorsi formativi che educhino alla gentilezza e non solo verso le donne»
Ascoltare le riflessioni
Le opere che saranno esposte in Sala Manzù arrivano, invece, da un altro progetto dell’associazione: l’associazione negli anni ha, infatti, chiesto a diversi artisti di realizzare un’opera ispirandosi alle iris che Cristina ha ereditato dal padre. Oggi l’associazione conta più di 150 opere, di artisti italiani e stranieri, che nei modi più disparati rappresentano le iris e la loro resistenza. Nelle prossime settimane tutti potranno goderne e ascoltare le riflessioni che scaturiranno durante gli incontri. Tutto il programma e le indicazioni per partecipare sono disponibili sul sito leirisditrebecco.it.
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