Spazio Autismo, un sostegno da 24 anni

IL PREMIO. All’associazione assegnato il riconoscimento «Cuore Bergamasco»

Da 24 anni al lavoro per le persone con disturbo dello spettro autistico: possiamo riassumere così l’incessante lavoro portato avanti dall’associazione Spazio Autismo Aps, che lo scorso 5 dicembre si è aggiudicata la categoria «Cuore Bergamasco» del Premio Bergamo Terra del Volontariato 2024. La giuria ha scelto di premiare l’associazione «per la storia raccontata su L’Eco di Bergamo, che attraverso l’esperienza personale del presidente ha saputo trasmettere in modo efficace l’importanza del servizio che offre a sostegno delle famiglie. Un’esperienza storica e consolidata sul territorio bergamasca, che negli anni ha saputo evolversi e continuare a rispondere ai bisogni delle persone con autismo e dei loro familiari».

La storia dell’associazione

Spazio Autismo nasce nel 1997, da una scelta del Provveditorato agli studi di Bergamo, in collaborazione con il Comune di Bergamo, per creare una rete che lavorasse a favore dell’inclusione delle persone con disturbo dello spettro autistico. Da questa prima esperienza nel 2000 nacque l’associazione, formata da genitori di persone con autismo, volontari e operatori del centro. Oggi Spazio Autismo è un punto di riferimento per le famiglie, i genitori, gli insegnanti e i servizi del territorio. L’associazione è costantemente al lavoro per migliorare la vita delle persone con autismo. Una delle ultime novità è stata l’installazione di un nuovo sistema di illuminazione al Centro per l’autismo nel quartiere di San Colombano donato dal Banco dell’Energia di A2A: «Si tratta di un progetto innovativo, un primo esempio di illuminazione che pone l’attenzione sulle caratteristiche delle persone con autismo - racconta il presidente Tino Manzoni -. Questo nuovo sistema di illuminazione fa crescere il valore del nostro Centro, uno spazio dove convergono tutte le criticità ma anche le soluzioni in materia di vita quotidiana delle persone con autismo». Oggi al Centro lavorano 31 persone fra educatori, psicologi, personale di segreteria e insegnanti di musica, grazie al sostegno economico garantito dall’associazione.

La giuria ha scelto di premiare l’associazione «per la storia raccontata su L’Eco di Bergamo, che attraverso l’esperienza personale del presidente ha saputo trasmettere in modo efficace l’importanza del servizio che offre a sostegno delle famiglie. Un’esperienza storica e consolidata sul territorio bergamasca, che negli anni ha saputo evolversi e continuare a rispondere ai bisogni delle persone con autismo e dei loro familiari»

Altra novità di fine anno è stata l’inaugurazione del progetto residenziale all’interno dell’ex Cascina Ponchia di Monterosso ristrutturata dal Comune di Bergamo: qui 12 persone con disturbo dello spettro autistico potranno vivere in autonomia insieme a tre studenti o studentesse dell’Università degli Studi di Bergamo che vorranno provare a mettersi in gioco al loro fianco. «Con l’inizio del 2025 abbiamo avviato le interlocuzioni con le famiglie e gli assistenti sociali per valutare quali persone potranno essere inserite in questo contesto. Confidiamo che in primavera i primi possano iniziare ad entrare. Vogliamo che anche questa residenza possa essere innovativa e che sviluppi sinergie e opportunità perché i nostri ragazzi possano diventare parte attiva della comunità».

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