Il cibo per la cura e le relazioni, le esperienze nei quartieri

IL LIBRO. In «Nutrire la comunità», realizzato da «Aiuto per l’autonomia», i racconti delle iniziative di 11 realtà associative di Monterosso, Valtesse e Conca Fiorita.

Il cibo non è solo un bisogno naturale, ma è uno strumento di cura e relazione. È quello che emerge dai racconti raccolti nel libro «Nutrire la comunità» realizzato dall’Associazione Aiuto per l’autonomia, che verrà presentato sabato a Valtesse. Realizzato con la curatela di Maria Grazia Panigada e Simona Bodo di Patrimonio di Storie, il volume raccoglie i racconti e le esperienze di 11 realtà associative dei quartieri di Monterosso, Valtesse e Conca Fiorita che mettono al centro della propria azione solidale il cibo.

Una forma di restituzione

L’idea nasce da un’intuizione dell’Associazione Aiuto per l’autonomia, come spiega il presidente Ivan Cortinovis: «Il tema del cibo è un tema sul quale nei quartieri di Monterosso, Valtesse e Conca Fiorita ci sono tante iniziative e sul quale si collabora molto. Come associazione lo scorso anno abbiamo ricevuto un lascito dalla Fondazione Lacosa per sostenere le nostre attività a favore degli anziani: abbiamo pensato che una parte potesse essere utilizzata a beneficio di tutto il territorio. Una forma di restituzione, nel suo piccolo, di queste risorse a tutto il territorio. Abbiamo scelto il cibo perché noi consegniamo pasti, ma soprattutto perché intorno al cibo ruotano le relazioni».

Aiuto per l’autonomia ha così invitato le realtà dei quartieri a partecipare ad un percorso di narrazione, che ha coinvolto i loro volontari chiedendogli di mettersi in gioco in prima persona per raccontare le proprie esperienze e donarle alla comunità. «Con questo nuovo percorso a cura di Patrimonio di Storie - spiegano Simona Bodo e Maria Grazia Panigada - abbiamo ancora una volta toccato con mano quanto il narrare sia un atto generativo di relazioni e di cura: nei confronti della comunità, delle fragilità, dei luoghi di vita che diventano essi stessi patrimonio culturale. “Se una cosa la racconti con emozione, la trasmetti”, ha osservato una narratrice in uno dei nostri incontri. Potremmo forse aggiungere che quella cosa non solo la si trasmette, ma la si trasforma: nella percezione di chi narra, ma anche in quella di chi ascolta. Come speriamo accadrà a chiunque leggerà le 12 narrazioni raccolte nel libro». Undici le realtà che hanno partecipato all’esperienza: I broli di Monterosso, Aiuto per l’autonomia Odv, Propolis Aps, Associazione socio culturale e ricreativa Per tutte le età di Monterosso Aps, Orti nel parco, Istituto comprensivo Gabriele Camozzi, scuola dell’infanzia «Alessandra Benvenuti», Gruppo di acquisto solidale di Monterosso e Valtesse, Mercato agricolo del Parco dei Colli, Mercato agricolo e non solo di piazza Pacati e Orto volante di cooperativa Biplano.

«Abbiamo voluto lasciare memoria del significato e dei valori su cui si è fondato il Disnà e intorno ai quali sono nate le tante esperienze intorno al cibo»

Ne è nato uno strumento concreto per costruire un passaggio tra generazioni di volontari e consegnare concretamente ad altri quanto fatto finora. «Abbiamo voluto lasciare memoria del significato e dei valori su cui si è fondato il Disnà e intorno ai quali sono nate le tante esperienze intorno al cibo - sottolinea Cortinovis -. Insieme abbiamo voluto lasciare il messaggio che non si tratta solo di mangiare, ma di prendersi cura delle persone che abitano il territorio. Con questo libro lasciamo una traccia e la consegniamo ad altri che potranno utilizzarla e trasformarla».

La presentazione del percorso

Il libro, e il percorso da cui è scaturito, verranno presentati sabato prossimo alle 17 nella chiesina di S. Antonio (Bergamo, via Ruggeri da Stabello 34): interverranno il presidente di Aiuto per l’autonomia Ivan Cortinovis, le curatrici Simona Bodo e Maria Grazia Panigada, l’assessora alle Politiche sociali del Comune di Bergamo Marcella Messina e la consigliera di Csv Bergamo Serena Rondi. Seguiranno letture di alcuni brani tratti dal libro e un momento conviviale. La partecipazione all’evento è libera e gratuita.

© RIPRODUZIONE RISERVATA