Volontariato / Hinterland
Martedì 05 Novembre 2024
Gioco d’azzardo, è allarme a Seriate: in un anno bruciati 101 milioni
L’ALLARME . Negli 11 Comuni dell’Ambito giocate in crescita dopo la pandemia. Un flash mob al mercato di Seriate: Gratta e Vinci sparsi a terra e tante testimonianze.
«Nei Comuni dell’Ambito con capofila Seriate si gioca d’azzardo, come in tutti gli altri Comuni. Ma sono numeri importanti e preoccupanti, milioni di euro vanificati. Per questo come Ambito e come amministrazione comunale abbiamo aderito alla manifestazione di sensibilizzazione sul gioco d’azzardo patologico promossa dalla Cooperativa il Piccolo Principe». Così ieri mattina il sindaco di Seriate Gabriele Cortesi, incrociato nello spazio centrale dell’area mercatale dove avveniva il flash mob sul gioco d’azzardo.
I numeri
I numeri sono drammatici e dicono che nel 2023 negli 11 Comuni dell’Ambito di Seriate (oltre al capofila, ne fanno parte Albano, Bagnatica, Brusaporto, Cavernago, Costa di Mezzate, Grassobbio, Montello, Pedrengo, Scanzorosciate e Torre de’ Roveri) sono stati giocati 100.817.831 euro. Nel 2018 erano 88.493.862, poi un netto calo con la pandemia (poco più di 55 milioni nel 2020 e 65 milioni e mezzo nel 2021) ma subito dopo è arrivato il record con i 103.626.344 euro del 2022. «E nulla si sa sul gioco on line», si preoccupa Cortesi.
Negli 11 Comuni dell’Ambito di Seriate (oltre al capofila, ne fanno parte Albano, Bagnatica, Brusaporto, Cavernago, Costa di Mezzate, Grassobbio, Montello, Pedrengo, Scanzorosciate e Torre de’ Roveri) sono stati giocati 100.817.831 euro in Gratta e Vinci
Un piccolo altoparlante appoggiato sull’asfalto racconta testimonianze: «Adesso, dopo un percorso di riabilitazione, giro per il mondo. Sono libera». C’è la testimonianza di un uomo di Brescia che ha impacchettato in casa sua tutti i «Gratta e vinci» da lui comprati per un valore di 400mila euro. «Ora è in cura», informa Pietro Arrigoni, regista che organizza i flash mob portando anche questa testimonianza. Nello slargo del mercato sono sparsi centinaia di «Gratta e vinci» già utilizzati (ma c’è chi ne ha messo in tasca qualcuno lo stesso, sperando di poter giocare). Sono il richiamo dell’evento: «Il mercato – riflette Pietro Arrigoni – è il luogo della comunità, dello scambio di confidenze e quando le persone capiscono che siamo qui per aiutare, si fermano, si confidano».
La dipendenza
Ci sono persone che quando arriva la pensione impegnano subito da 300 a 600 euro in «Gratta e vinci» e similari. «Gioco d’azzardo è tutto ciò che mette in palio denaro senza un minimo di attivazione mentale da parte del giocatore – spiega Gilberto Giudici, presidente de Il Piccolo Principe – . Vero che un terzo dei tagliandi è vincente, ma nel 90% dei casi si vince quanto si è speso. La dipendenza si fonda su queste vincite e sulla quasi vincita, ossia quei numeri della schedina scaltramente vicini ai numeri vincenti che inducono a giocare ancora».
Il supporto
Molte persone al mercato si fermano a parlare con gli otto operatori: «Dalle prime intimorite parole – prosegue Giudici – si passa a toni più cordiali e a qualche racconto più intimo. Si capisce, anche se la persona non lo ammette, che si trova in un gioco pericoloso. Il nostro intervento cerca di tranquillizzarli, li incoraggia a rivolgersi alla Cooperativa Il Piccolo Principe, a chiamarci, a venire da noi, in maniera anonima». Viene lasciato un foglio con i riferimenti a supporto di persone con problemi di dipendenza da gioco, da stupefacenti, alcol, farmaci. Il servizio è accreditato al Sistema sanitario, è ad accesso libero e gratuito. Sono a disposizione medici, infermieri, psichiatri, assistenti sociali. Per appuntamenti alla Cooperativa Piccolo Principe ad Albano Sant’Alessandro: 035.668017; 328.446.5093.
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