Volontariato / Valle Imagna
Venerdì 04 Ottobre 2024
Deposito e parcheggio, a Capizzone ora è area sportiva
IL PROGETTO. A Capizzone all’esterno della biblioteca un anno e mezzo fa c’era uno spazio adibito a deposito e parcheggio che oggi è diventato un’area sportiva grazie ad un gruppo di genitori che si sono messi insieme per fare qualcosa di buono per il proprio paese e i propri figli.
«A inizio 2023 siamo venuti a conoscenza del bando “Idee ne abbiamo” e abbiamo pensato che potesse essere un’opportunità per fare qualcosa nel nostro Comune - racconta Ammon Botta, referente del Gruppo genitori di Capizzone -. Per partecipare al bando era necessario comporre una rete di almeno 5 famiglie: ci siamo messi alla ricerca e anche se non ci conoscevamo tutti, abbiamo deciso di partire mossi dal desiderio di migliorare l’offerta del territorio a favore dei ragazzi». La proposta fu quella di trasformare lo spazio abbandonato in un’area sportiva con un canestro, un campetto da pallavolo e un piccolo campo da calcio che potesse rimanere sempre aperta per accogliere i più giovani.
Spazi dal Comune insieme ai finanziamenti
«Abbiamo ricevuto il finanziamento del bando e chiesto al Comune di contribuire con il 10% del finanziamento che il bando richiedeva: la risposta non solo è stata positiva, ma il Comune ci ha messo a disposizione anche uno spazio nella biblioteca dove abbiamo potuto allestire una ludoteca». Qui il gruppo organizza ogni mese almeno due proposte rivolte a bambini e ragazzi del paese, mettendo a disposizione anche le proprie competenze professionali per organizzare corsi e laboratori come quello di progettazione video o di disegno. «Siamo riusciti ad attivare i bambini e i ragazzi fino ai 13 anni, con una presenza media di 15 presenze per ognuna delle proposte».
La proposta fu quella di trasformare lo spazio abbandonato in un’area sportiva con un canestro, un campetto da pallavolo e un piccolo campo da calcio che potesse rimanere sempre aperta per accogliere i più giovani
Al campetto, invece, quasi ogni giorno ci sono una decina di ragazzi che si ritrovano per giocare. «La nostra idea sta portando frutti, le persone del paese sono contente e arrivano richieste per nuove attività». Tanto che il gruppo ha partecipato al nuovo bando per poter continuare ad offrire attività rivolte ai più giovani, ma anche per integrare proposte per gli adulti e gli anziani e per migliorare la gestione degli spazi.
«Lavorare per i ragazzi e per la comunità ha avuto una conseguenza positiva anche su di noi: sono nate amicizie e relazioni»
E nell’aiutare la comunità, questi genitori hanno fatto del bene anche a se stessi: «Lavorare per i ragazzi e per la comunità ha avuto una conseguenza positiva anche su di noi: sono nate amicizie e relazioni. Un anno e mezzo fa eravamo un gruppo di sconosciuti, ora siamo un gruppo di amici che si incontra e si sostiene. E la rete si è allargata perché altri si sono uniti vedendo che insieme si sta bene». E il vero valore del progetto «non è quello economico, ma quello relazionale: questo bando ha regalato alle persone la possibilità di unirsi e fare qualcosa di bello insieme».
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