Dalla San Vincenzo mano tesa a 1.248 famiglie e 3.270 fragili

IL BILANCIO 2023. La presidente: «Investiamo sulla prossimità per ridare dignità e speranza a ogni persona aiutata». Sabato 27 aprile l’assemblea diocesana.

«C’è ancora chi vede il vincenziano impegnato soltanto a distribuire pacchi di viveri e vestiti. Invece, la mission della San Vincenzo è “Progetti, non sacchetti”, cioè investire sulla prossimità, che dà dignità e speranza a ogni persona aiutata». Serena Rondi, presidente diocesana della Società di San Vincenzo De Paoli, traccia un bilancio del cammino associativo dello scorso anno alla vigilia dell’assemblea diocesana dell’associazione, che si tiene domani con inizio alle 14,30 nel cineteatro dell’oratorio di Boccaleone. Assemblea che quest’anno porterà all’elezione del nuovo presidente diocesano e dei nuovi componenti del Consiglio centrale. Rondi, infatti, è giunta alla scadenza del secondo mandato consecutivo. Lo scorso anno la San Vincenzo ha visto confermati i numeri del 2022: 52 conferenze parrocchiali (di cui 10 in città), 421 soci (di 30 nuovi ingressi), 68 volontari esterni (di 27 nuovi ingressi).

«In percentuale, le tre principali situazioni di bisogno affrontate sono state: 49% persone in difficoltà economica, 20,7% anziani e 16,1% famiglie in situazioni di disagio»

I numeri

Le entrate (come quote associative, collette, contributi) si sono assestate a 522.264 euro, mentre le uscite hanno raggiunto quota 614.486 euro. Sono state aiutate 3.270 persone in stato di fragilità (3.547 nel 2022), 1.248 famiglie (1.360 nel 2022), mentre l’associazione è riuscita a far uscire dallo stato di bisogno 71 persone (105 l’anno precedente). Gli aiuti hanno raggiunto persone in difficoltà economica (1.841), anziani (780), famiglie con persone in disagio o con minori (621), perdita di lavoro (621), problemi di salute (129), persone con disagi vari (47), poi dipendenze varie (droga, alcool), senza fissa dimora, persone con problemi legati alla giustizia. In percentuale, le tre principali situazioni di bisogno affrontate sono state: 49% persone in difficoltà economica, 20,7% anziani e 16,1% famiglie in situazioni di disagio. Confermati gli impegni tradizionali per famiglie (visite domiciliari, distribuzione pacchi, aiuti economici), educazione (pagamento rette e mense scolastiche, materiale didattico, aiuto compiti), salute (visite domiciliari o nelle Rsa ad anziani e malati, pagamenti visite mediche e medicine, accompagnamento a visite mediche), abitazione (pagamento utenze, affitti e mutui, mobili), aiuti al Terzo Mondo, rete con servizi sociali, parrocchie e gruppi di volontariato. «Anche nel 2023 – racconta la presidente Rondi – abbiamo investito soprattutto su progetti destinati a tre ambiti: famiglie fragili, ragazzi, giovani. Per le famiglie fragili, in collaborazione con enti del territorio, abbiamo curato un accompagnamento nell’ottica della giustizia sociale e del recupero della dignità della persona. È una mission che oggi si rivela molto articolata». Poi tre progetti per ragazzi in età scolare. «Uno, denominato “Ines” – prosegue Rondi –, è stato tenuto a Casnigo e ha visto i ragazzi delle medie partecipare al laboratorio di una stazione meteorologica. Abbiamo poi curato a Villa d’Almè un aiuto compiti e a Presezzo uno spazio di aiuto allo studio». Per i giovani sono stati curati sei progetti. «Riguardano la professionalità sul lavoro, i nonni visti come risorsa, il volontariato visto come cittadinanza attiva, il fare memoria, l’impegno sociale e l’accoglienza». Prosegue l’attività verso famiglie e minori in difficoltà con «Il cortile di Ozanam» a Nembro, con servizi educativi integrati.

L’obiettivo? Rendere autosufficiente ogni persona

La presidente Rondi sintetizza infine in quattro momenti le finalità presenti e future del Consiglio centrale della San Vincenzo. «Innanzitutto rendere autosufficiente ogni persona. Poi accompagnare i vincenziani in un cammino di fede attraverso l’esercizio di carità. Quindi perseguire finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale collaborando anche con tutti gli enti del territorio. E poi sostenere le Conferenze parrocchiali». Questo il programma dell’assemblea di domani nell’oratorio di Boccaleone. Alle 14 il ritrovo. Quindi i saluti di don Andrea Mangili, parroco di Boccaleone e un momento di preghiera proposto dall’assistente ecclesiastico don Roberto Trussardi. Alle 15 l’intervento della presidente Rondi. Alle 16 i saluti del vicario episcopale don Michelangelo Finazzi. Infine le votazioni per eleggere il nuovo presidente diocesano e i membri del Consiglio centrale.

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