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Ventidue anni dopo la tragedia del masso di Colzate. «Non è cambiato nulla, quella strada continua ad essere pericolosa»

L’INTERVISTA. L’incontro con Loredana Ghilardi: per la prima volta la donna parla della tragedia in cui rimasero uccisi il marito e i due figli di 6 e 10 anni. «Arrivai sul posto per caso mezz’ora dopo, dagli sguardi della gente capii che sotto c’erano i miei cari. E da lì è cominciato il mio calvario».

«Quando ho saputo della frana dello scorso ottobre il primo pensiero è stato: “Speriamo non sia rimasto sotto nessuno”. È caduta a 50 metri dal “mio” masso. Sa, io lo chiamo “mio” e potrà capire il perché. E ora mi chiedo: ma in 22 anni che cosa è stato fatto? La gente che scende da Bondo e dai Piani di Rezzo deve ancora rischiare la vita? La morte dei miei due figli e di mio marito non è servita a nulla? Se penso che quello che è capitato a loro si possa ripetere, mi si accappona la pelle».

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