Valcanale accoglie i primi raggi di sole, poi arriva la pioggia ma la festa non si ferma - Video

Venerdì 9 febbraio, alle 13,15 esatte, le campane della chiesa di Santa Maria Assunta, in Valcanale, su iniziativa del parroco don Antonio Locatelli, hanno suonato in allegrezza per il ritorno del sole che, nella borgata di Ardesio, mancava dal 2 novembre scorso. Il sole, comunque, non si è visto, coperto com’era il cielo dalle nuvole, ma la popolazione ha festeggiato ugualmente, secondo tradizione, il suo ritorno. L’astro celeste nei giorni a venire, infatti, illuminerà via via tutta la contrada. Un inverno strano quello che ha caratterizzato la fine del 2023 e l’inizio del 2024 a Valcanale. Un inverno senza neve: fatto mai avvenuto prima, da queste parti, a memoria d’uomo.

I primi raggi giovedì

«Il sole, tuttavia – afferma Matteo Boccardi del bar ristorante Astoria di Valcanale – con luce fioca ha illuminato già giovedì 8 alle 13,15 la statua di Maria posta sulla vetta del campanile. Anticamente, quando il campanile era più basso, la statua di Maria veniva , per pochi istanti, sfiorata dai raggi solari che facevano capolino dalla Forcella del Re, il 9 febbraio. A fine del XVIII secolo il campanile è stato alzato e da allora il sole tocca la sua sommità già l’8 febbraio. Ma la festa per il suo ritorno si continua a svolgere il 9 febbraio».

Gnocchi in oratorio

Un tempo in occasione del ritorno del sole, in famiglia si consumava un piatto di gnocchi. Da qualche anno il momento di festa, esteso anche alla popolazione dei paesi della Valle Seriana, si tiene in oratorio. Qui sia ieri sera come questa sera tantissime persone hanno cenato e ceneranno a base di gnocchi. Ne vengono preparati, dalle donne di Valcanale, oltre 110 chili: gnocchi in colla, allo stracchino, al semolino, di patate al burro, alle ortiche con noci. La festa del sole rappresenta , quindi, un importante momento di aggregazione tra la popolazione di diversi paesi.