Una vita a servizio della comunità: addio a Enrico Belotti

ALBINO. La comunità di Comenduno piange il fondatore del Museo della Torre. «Un uomo semplice e al servizio della comunità».

Lo spirito di servizio, unito a un gusto particolare per la cura e la bellezza, hanno sempre segnato il suo impegno nella comunità di Comenduno di Albino: Enrico Belotti, fondatore e presidente del Museo etnografico La Torre e volontario nella locale parrocchia, si è spento all’età di 87 anni. Dopo un malore che lo ha colpito un paio di mesi fa, le sue condizioni di salute sono lentamente peggiorate, fino al decesso, giovedì sera nella sua abitazione a Comenduno. Lascia la moglie Anita, le figlie Lorella con Guido e Luca, Paola con Ivan, Lucia con Fabio Davide e Michele.

Tra i tanti nipoti, c’è anche don Raffaele Cuminetti, parroco di Villa d’Almè. Era fratello del compianto monsignor Lino Belotti, che è stato Vescovo ausiliare. «Enrico era una persona di grande semplicità, ma che ha saputo attraversare diversi periodi giocando un suo contributo personale sempre attento e intelligente – lo ricorda il nipote Maurizio Noris, anch’egli attivo oggi nel Museo La Torre –. Tutta la sua vita è stata connotata dal mettersi a servizio della comunità comendunese, in una serie di attività diverse».

Ha lavorato a lungo gestendo la bottega del paese. In parrocchia è stato per tanti anni campanaro (ed è stato uno dei primi associati della Federazione campanari bergamaschi e tra i più ferventi sostenitori del rilancio della tradizione delle campane negli ultimi decenni) e non solo. Si è dedicato anche al gruppo sportivo Marinelli. E ha dato vita al museo, di cui è stato presidente e in seguito presidente onorario.

«È sempre stato un uomo di servizio, che sapeva mettere in gioco le sue convinzioni per farsi portatore di cambiamento – prosegue ancora Noris –. Grazie alla sua sensibilità artistica, oltre a essere lui stesso attivo come pittore, ha valorizzato molto gli artisti locali, ma si è dedicato anche a registrare gli elementi della vita delle comunità di cui era appassionato: negli Anni Sessanta girava la Bergamasca e il Milanese per filmare le fiere locali. Così è diventato depositario di un patrimonio immateriale del nostro territorio molto significativo».

I funerali di Enrico Belotti saranno celebrati lunedì alle 10 febbraio nella parrocchiale della sua Comenduno, partendo dall’abitazione di via Briolini.

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