![La sezione del Museo con la copia della Sindone realizzata nella Bergamasca. In primo piano la statua dell’Uomo della Sindone, opera dell’artista italiano Luigi Enzo Mattei La sezione del Museo con la copia della Sindone realizzata nella Bergamasca. In primo piano la statua dell’Uomo della Sindone, opera dell’artista italiano Luigi Enzo Mattei](https://storage.ecodibergamo.it/media/photologue/2023/5/19/photos/cache/una-copia-della-sindone-con-il-lino-antico-della-val-gandin_RkOUtAE_v3_large_libera.webp)
Cronaca / Valle Seriana
Giovedì 25 Maggio 2023
Una copia della Sindone con il lino antico della Val Gandino esposta al Museo di Houston in Texas
IL PROGETTO. La riproduzione in scala 1:1 è stata realizzata nella Bergamasca nell’ambito del progetto Lino Val Gandino.
![La sezione del Museo con la copia della Sindone realizzata nella Bergamasca. In primo piano la statua dell’Uomo della Sindone, opera dell’artista italiano Luigi Enzo Mattei La sezione del Museo con la copia della Sindone realizzata nella Bergamasca. In primo piano la statua dell’Uomo della Sindone, opera dell’artista italiano Luigi Enzo Mattei](https://storage.ecodibergamo.it/media/photologue/2023/5/19/photos/cache/una-copia-della-sindone-con-il-lino-antico-della-val-gandin_RkOUtAE_v3_large_libera.webp)
Una copia della Sindone in scala 1:1, realizzata nell’ambito del progetto bergamasco Lino Val Gandino, è esposta al National Museum of Funeral History di Houston (Texas, Stati Uniti), dove dallo scorso aprile è aperta una sezione permanente dedicata a «La sepoltura più nota della storia: la Sindone di Torino». Il prestito permanente è stato reso possibile da Museo della Sindone di Torino e Centro Internazionale di Studi sulla Sindone, con il segretario Enrico Simonato, che hanno attivamente collaborato dal 2020 con il progetto Lino Val Gandino e reso possibile la collocazione di copie certificate della Sindone in diverse parti del mondo.
Il progetto
La riproduzione su lino antico (varietà Eden) della Sindone è il frutto di una filiera tutta bergamasca. Il progetto Lino Val Gandino (www.linovalgandino.com) ha preso le mosse dalla coltivazione del lino a Gandino nell’aprile 2020, in piena pandemia, in un’area di proprietà della famiglia Torri. Grazie al coordinamento di Comune di Peia e Comune di Gandino, il trattamento delle fibre e la filatura sono stati curati dal Linificio Canapificio Nazionale di Villa d’Almè, in collaborazione con Terre de Lin (Normandia, Francia). La tessitura è stata realizzata a Gandino, nella sede di Torri Lana 1885, mentre la stampa digitale a pigmento in altissima risoluzione è stata realizzata da EFI Reggiani a Grassobbio grazie a una scansione ad altissima risoluzione messa a disposizione dal Museo della Sindone di Torino.
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