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Cronaca / Valle Seriana
Martedì 25 Febbraio 2025
«Un museo per i cent’anni della diga del Barbellino»
STORIA. È l’idea condivisa dall’amministrazione comunale con Enel che ristrutturerà l’ex casa dei custodi, in vista dell’anniversario del 2027.
È in disuso da una trentina d’anni e in condizioni fatiscenti: l’ex casa dei custodi della centrale Enel, in frazione Dossi a Valbondione, si avvia alla rinascita. Pur non essendone definito nei dettagli il destino, è stato concordato tra gli enti coinvolti un intervento che metterà in sicurezza e porterà alla ristrutturazione del complesso, che in futuro potrebbe ospitare un spazio museale dedicato alla storia della diga del Barbellino, che nel 2027 toccherà il secolo di vita, oppure un info point. Una destinazione, dunque, legata al turismo e alla valorizzazione della montagna.
Crollato parte del tetto e dei balconi
L’ex casa dei custodi rientra nel perimetro della centrale - che si incontra sulla destra salendo lungo la provinciale, tra la frazione di Fiumenero e il centro di Valbondione - e si presenta come un edificio pregevole per i suoi tratti architettonici che richiamano gli chalet alpini, dalle falde e smerlature in legno del tetto ai balconi in legno e alle loro decorazioni pittoriche. Oggi il tetto, al pari dei balconi, presenta dei crolli importanti. «Ci abitavano prima i custodi della centrale idroelettrica - spiega il sindaco Walter Semperboni –, ma da ormai trent’anni l’edificio è in pessime condizioni».
I colloqui con Enel
L’intervento rientrerà in un piano più ampio che interesserà la centrale stessa, dove Enel ha in programma un intervento consistente. «L’idea di un intervento sulla struttura era venuta qualche anno fa a Monica Semperboni, che era responsabile dell’Ufficio turistico – prosegue il primo cittadino –. Sinora non si era mosso nulla. Da quando ci siamo insediati lo scorso anno, abbiamo avviato dei colloqui con Enel che ci ha presentato il progetto di un intervento importante sulla centrale. Noi abbiamo chiesto che in questo contesto potessero anche sistemare l’ex casa dei custodi, oltre a una stradina che dalla centrale conduce alla ciclabile sul fiume Serio». Per quest’ultima il sindaco ha ricevuto segnalazioni e richieste da alcuni cittadini: «Attualmente il fondo della stradina è in sabbia e terra: ci è stato segnalato che risulta difficile da percorrere alle persone con disabilità, così abbiamo chiesto ad Enel di asfaltarla e ci hanno confermato che anche questo intervento verrà effettuato».
Lavori in estate
I lavori per la ristrutturazione dell’edificio sono in programma per il periodo estivo: «Dovrebbero partire nel mese di giugno – prosegue ancora il sindaco –. Sistemeranno innanzitutto il tetto: le condizioni attuali sono terribili, sarà una spesa importante». L’intervento sarà totalmente a carico di Enel: «Il Comune non metterà nulla» conferma Semperboni. «La ristrutturazione di questo edificio fa parte di un progetto più ampio – conferma Enel –. Deriva da un dialogo costruttivo con amministrazione comunale ed enti coinvolti: l’ascolto di tutti gli stakeholder ci ha portato a sviluppare questa iniziativa».
L’idea di un museo
Per quanto riguarda l’utilizzo futuro della struttura i due enti ne stanno condividendo la progettazione, che al momento non è ancora definita: «Ci piacerebbe che ospitasse un Museo e un infopoint dedicato alla storia della diga del Barbellino e della centrale - spiega ancora Semperboni –. Ne abbiamo già parlato con i responsabili di Enel, con cui si è creata un’intesa importante». La nascita di uno spazio espositivo si legherebbe a un anniversario particolare che Valbondione festeggerà tra due anni. «Nel 2027 cadrà il centenario della costruzione della diga del Barbellino e l’apertura di un museo potrebbe essere il modo per celebrare questo anniversario della storia del paese. Per altro, il 1917 è stato anche l’anno della fusione dei tre Comuni di Valbondione, Lizzola e Fiumenero: ci prepareremo a celebrare per bene anche questo evento storico».
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