Cronaca / Valle Seriana
Venerdì 05 Luglio 2024
Tra le rocce dell’Alben l’incanto della Primula ibrida x chignolensis
Sabato alle 18 a Oneta si parlerà della rara primula scoperta dal botanico scozzese Sidney Clarke.
«Fu proprio l’otto maggio del 2008 - scrive lo studioso di botanica scozzese Sidney J. Clarke – che, nei pressi del Bivacco “La Plana” , ho avuto la grande gioia di trovare un ibrido di primula e l’ho chiamata Primula x chignolensis (la x minuscola indica che il fiore è un ibrido).
Questo fiore ha le foglie di color verde scuro, fiore color vino rosso, con il centro giallo. È il risultato dell’unione della Primula albenensis, viola, con la primula auricola, gialla». Lo studioso scozzese, amico del Gruppo amici bivacco “La Plana”, in passato ha soggiornato a lungo in camper a Chignolo d’Oneta con la moglie, proprio per studiare e fotografare la primula albenensis, diffondendo poi la conoscenza di questo raro endemismo bergamasco in diversi paesi europei. E fu proprio nel 2008 che scoprì il raro ibrido sulle pendici dell’Alben. Il tesoro di questa montagna è sicuramente la Primula albenensis.
Cresce solo in Val Seriana
Cresce in Val Seriana esclusivamente nelle spaccature delle rocce dolomitiche dell’Alben. A scoprirla furono, nel 1988, Enrico Banfi, allora conservatore di botanica presso il Museo di storia naturale di Milano e Renato Ferlinghetti del Gruppo flora alpina bergamasca. Fu poi riconosciuta e classificata come specie rara endemica nel novembre del 1993. Si tratta di un fiore che fiorisce da aprile a giugno con una certa variabilità di colore. Come endemismo a questa specie ora si affianca l’ibrido scoperto da Clarke. A cura del Gruppo amici bivacco «La Piana» domani si presenta ufficialmente l’ibrido primula x chignolensis scoperto da Clarche, che, probabilmente, non potrà partecipare all’incontro culturale per motivi familiari. Saranno comunque presenti, alle 18 all’Osteria del Borgo di Oneta, il sindaco Angelo Dellagrassa, il botanico Enrico Banfi e il professor Renato Ferlinghetti, che illustreranno la nuova scoperta dell’Alben. A seguire cena tradizionale (costo 35 euro).
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