Cronaca / Valle Seriana
Mercoledì 27 Settembre 2023
Strade di montagna: «Anche con il ticket l’assalto è rimasto»
OROBIE. Dall’Avaro a Valbondione: sempre più tracciati a pagamento. «Ma ciò non è stato un deterrente».
I ticket sulle strade di montagna non hanno diminuiti o frenato l’arrivo di escursionisti o di chi, semplicemente, sale per cercare un po’ di aria buona, un po’ di natura, un po’ tranquillità. Soprattutto dopo l’anno del Covid la montagna è stata presa d’assalto. E le strade che da alcuni anni i Comuni hanno reso a pagamento non hanno certo frenato questo afflusso. Ce ne sono, ormai da oltre dieci anni, in Val Brembana e in Val Seriana. Si va da un minimo di due euro a Roncobello, Taleggio e Cusio, fino ai quattro euro per la strada Plassa-Arera, a Oltre il Colle. Poi le nuove tariffe che da maggio 2022 di applicate sulla strada per il lago di Cassiglio: due euro per le moto e tre per le auto (entrambe aumentate di 50 centesimi rispetto all’anno prima).
Da ormai una decina d’anni alcune strade di montagna delle Orobie sono soggette a pagamento, come accade, peraltro, in altre aree alpine. Strade carrozzabili, asfaltate, che portano a zone già servite (come ai piani dell’Avaro o al lago di Cassiglio) oppure a punti di partenza per altre mete, come sulla Plassa-Arera di Oltre il Colle o la Pizzino-Capofoppa a Taleggio. Ticket in vigore - già dal 2013 - nella stagione estiva anche sul tratto Plassa-Arera di Oltre il Colle: qui il parchimetro con gratta e sosta è stato spostato di circa 200 metri più a valle. Si arriva ai 1.600 metri, dove si trova il parcheggio finale, e da dove parte il sentiero per il rifugio Capanna 2000 e per l’Arera. Se il parcheggio è esaurito, chi lascia l’auto in sosta sulla strada, non è comunque sanzionato.
Aperta - finché ci sono le condizioni meteo - anche la strada comunale da Pizzino a Capofoppa di Taleggiio e da qui parte il sentiero per il rifugio Gherardi e gli altri rifugi ai piani di Artavaggio, nel Lecchese). Il ticket giornaliero è di due euro. Con abbonamento settimanale di cinque euro e stagionale di venti euro. Qui, peraltro, la strada è sorvegliata da telecamere che leggono le telecamere delle auto in transito. Quando si paga il ticket occorre immettere anche il numero di targa dell’auto, quindi, difficile sfuggire al pagamento.
«La strada che sale a Capofoppa da Pizzino - spiega il sindaco Gianluca Arnoldi - è lunga cinque chilometri. Abbiamo fatto e stiamo realizzando interventi consistenti di messa in sicurezza e miglioramento per oltre 500mila euro. Conil ticket raccogliamo circa diecimila euro l’anno, poco rispetto a quello che servirebbe. Ma ci sembra giusto che le migliaia di turisti che la utilizzano contribuiscano comunque anche se con poco. Di sicuro i due euro non sono stati un deterrente, di gente in montagna ne abbiamo vista sempre di più». Infine la Capovalle-Mezzeno, a Roncobello, punto di partenza poi per i sentieri per i Laghi Gemelli o per il Branchino: due euro il ticket. Aperta quando non è ghiacciata.
«Gli incassi sono aumentati - dice il sindaco Ilaria Rovelli - anche perché nel 2020 abbiamo spostato il parchimetro includendo l’Oasi alpina. Siamo quindi passati da circa 15 mila euro a 20 mila euro di incassi, fondi che sono sempre stati reinvestiti per la manutenzione della strada e dell’Oasi. E la ente non certo diminuita».
Anche in Valle Seriana i parcheggi a pagamento per raggiungere rifugi, sentieri e angoli suggestivi delle Orobie non hanno scoraggiato turisti ed escursionisti.
Parcheggi il cui incasso spesso viene reinvestito dalle amministrazioni proprio per mantenere in ordine e in sicurezza la viabilità. A Clusone, lungo la via Beur, la strada consortile per raggiungere il rifugio San Lucio, Pianone, le tante baite e il pizzo Formico, è stata asfaltata nel 2020. Dal 2021 è richiesto il pagamento del parcheggio (3 euro), con apposito gratta e sosta e da quest’anno si può anche pagare attraverso easy park. Gli incassi, confermano la crescita delle presenze, così come il tutto esaurito in rifugio quest’estate. Nel 2021 l’incasso è stato di oltre 32mila euro, nel 2022 oltre 37mila, nel 2023, a fine agosto era di 25.500 circa ma mancano ancora diversi mesi a fine anno. «La percezione, - spiega il consigliere comunale Luciano Bassanelli – è che in questi anni le presenze siano raddoppiate dopo i lavori di asfaltatura, e il rifugio sempre al completo ne è la dimostrazione». Tante persone poi lasciano l’auto nel parcheggio per partire per passeggiate, escursioni, andare a funghi.
«I fondi raccolti grazie al pagamento della sosta vengono utilizzati a copertura della quota di competenza del comune per i lavori effettuati e in futuro per nuovi interventi, come il posizionamento dell’ultimo tratto di guard rail». Anche a Gandino, i parcheggi per raggiungere Valpiana e il Farno sono ormai a pagamento dal 2015 con un costo che è stato recentemente aumentato da 2 a 2,5 euro, con gratta sosta mentre il costo per pagamento con carta è di 3 euro, effettuabile alla macchinetta installata a metà strada. E la gente è in continuo aumento. «Le presenze sono raddoppiate post covid sia al Farno sia in Valpiana. La panchina gigante ha portato ancora più movimento in Valpiana. Incassiamo in media per la sosta a pagamento dai 50 ai 60 mila euro annui complessivi sulle due zone - spiega il sindaco di Gandino Filippo Servalli - importi che ci consentono di mantenere le strade ordinate e in sicurezza. Da Gennaio del 2024 introdurremo poi un abbonamento per residenti di Gandino e per chi ha proprietà sul nostro territorio comunale».
Tra le località turistiche più gettonate da escursionisti e turisti non si può non citare ad esempio Valbondione dove in migliaia lasciano l’auto, nei parcheggi a pagamento, per poi raggiungere i tanti sentieri della zona. Qui ad esempio il ticket giornaliero è di 5 euro.
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