Cronaca / Valle Seriana
Venerdì 21 Febbraio 2020
Scarichi nel Sebino, Uniacque non ci sta
«I dati della Regione vecchi e superati»
L’assessore all’Ambiente Cattaneo aveva dichiarato che 11 «agglomerati urbani» nell’area del lago d’Iseo non sono ancora depurati. Il presidente della società, Paolo Franco: «Un’informazione incoerente con quelle trasmesse puntualmente da noi, gestori del ciclo idrico. L’acqua è eccellente».
Dei 31 «agglomerati urbani» che ancora oggi non sono collegati a un impianto di depurazione, causando i maggiori problemi di inquinamento al lago d’Iseo, in base alla lista presentata qualche giorno fa a Lovere dall’assessore all’Ambiente di Regione Lombardia, 11 sono situati in provincia di Bergamo.
Si tratta di Vilminore di Scalve e delle sue frazioni Nona, Pradella, Teveno e Pezzolo; delle frazioni di Rogno San Vigilio e Monti; delle località di Castione della Presolana Monte Pora, Donico e Cantoniera della Presolana, e Piazzi di Cerete. Eppure Paolo Franco, presidente di Uniacque e consigliere regionale, replica con forza alle parole pronunciate pubblicamente da Raffaele Cattaneo a Lovere: «Da quanto ho potuto leggere e da quanto mi è stato riferito – attacca Franco – l’assessore si è presentato all’incontro con dati e numeri relativi a situazioni vecchie e superate: in alcuni casi abbiamo già completato nuovi impianti di depurazione, come nel caso delle frazioni di Rogno a fine dicembre, in altri invece, e parlo per esempio di Vilminore, i lavori partiranno nelle prossime settimane. All’incontro di Lovere è stata quindi fornita una lettura fuorviante della realtà, facendo tornare le lancette del tempo indietro di trent’anni». L’orizzonte temporale è quello dell’avvio dei depuratori di Costa Volpino e di Paratico a cui sono stati collettati tutti gli scarichi dei Comuni del lago: nel 2008 gli ultimi collegamenti fognari posati sono stati quelli di Solto Collina e Riva di Solto.
Poi, nel periodo compreso fra il 2014 e il 2019, riferendosi soltanto all’area della provincia di Bergamo che sfrutta il depuratore di Costa Volpino o impianti più piccoli, Uniacque ha investito oltre 2,5 milioni per i servizi di depurazione e fognatura; per quanto riguarda gli interventi avviati in questo periodo o programmati entro il 2022, la società del ciclo idrico integrato bergamasca prevede altri interventi per un valore complessivo che sfiora i 9 milioni.
«In merito all’area Dezzo e Borlezza di nostra competenza – aggiunge Franco – i lavori sono già stati completati. Dal 2014 al 2019 sono stati investiti oltre cinque milioni in opere, compreso il nuovo impianto di depurazione a Colere, mentre altri quattro milioni costituiscono un pacchetto di cantieri già programmati fino al 2022: potenziamento e adeguamento degli impianti di depurazione e della rete fognaria». A confortare il presidente Franco ci sono poi le rilevazioni dell’Ats Bergamo, che classifica come «eccellente» l’acqua posta di fronte alle spiagge utilizzate dai bagnanti e i risultati delle rilevazioni compiute dalla Goletta dei laghi di Legambiente, migliorate negli ultimi anni. «Risultati raggiunti – aggiunge il presidente di Uniacque – grazie agli investimenti completati nel corso degli anni e certificati da enti diversi».
Per quanto riguarda gli scarichi abusivi, benché il controllo e la verifica di sversamenti illeciti nelle acque di superficie non sia un compito in carico a Uniacque, «all’impianto di depurazione di Costa Volpino sono state riscontrate immissioni anomale di origine zootecnica provenienti con evidenza assoluta dalla Valle Camonica, senza risalirne alla fonte con piena certezza. Siamo comunque riusciti a intercettare tali immissioni e a trattarle al depuratore di Costa Volpino senza problemi». Chiarito l’impegno messo in campo da Uniacque, Paolo Franco passa al contrattacco politico nei confronti di Cattaneo: «Mi stupisce molto il fatto che dall’assessore sia stata divulgata un’informazione incoerente con quelle trasmesse puntualmente da noi, gestori del ciclo idrico, all’ufficio d’ambito e da questo a Regione Lombardia: valuteremo quindi tutte le opzioni possibili per tutelare il lavoro svolto e che ha già consentito di raggiungere importanti risultati».
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