Rinasce la pecora da latte
«Un progetto per i giovani»

«Pan – Prat» si chiama il nuovo progetto, avviato di recente, per l’introduzione della pecora da latte in alta valle Seriana. Lo porta avanti l’associazione «Grani Asta del Serio», fondata e presieduta dal dottor Andrea Messa, originario di Oltressenda Alta.

«Negli ultimi cinque anni – dice Messa – la nostra associazione, che ha sede ad Oltressenda Alta (Nasolino), ha reintrodotto in alta valle a scopo sperimentale le antiche coltivazioni (grano saraceno, mais,orzo, segale ecc.) che si praticavano un tempo nei coltivi di montagna. Frutto del nostro impegno, ad esempio, l’apertura del negozio alimentare “KM 0” alla Valzella di Ardesio da parte dell’azienda agricola nostra associata “Prat di Bus”, dove si vende pane prodotto con farine derivanti da grani prodotti dalla nostra associazione, oltre a formaggi, salumi, gelato prodotto con latte appena munto e birra “Asta” , prodotta dalla stessa azienda agricola. Inoltre presso il ristorante “Asta Agribirrificio” di Ponte Nossa si possono gustare piatti confezionati con i nostri prodotti, mentre è in atto il riconoscimento “De.Co” (denominazione comunale) del Mais delle Fiorine di Clusone, coltivato da 4 contadini locali».

La pecora da latte

Ora l’esperimento dell’introduzione della pecora da latte in alta valle Seriana. Dice in merito Andrea Messa: «Si tratta, per ora, di un gregge pilota, costituito da alcuni esemplari di pecora delle Langhe e anche di razza Roasca Frabosana, che dovrebbero aumentare di numero con parti previsti per febbraio. Scopo di questo piccolo gregge è quello di creare interesse intorno al progetto, che potrebbe diventare una specie di “Centro addestramento alpeggio”, indirizzato a giovani, d’età compresa tra i 18 e i 25 anni, che desiderano avvicinarsi a questo tipo di allevamento».

Messa, dopo aver affermato che nelle valli bergamasche già operano alcuni allevatori di pecore che producono latte e caseificano, ricorda la partecipazione dell’associazione alla Fiera del Pastoralismo in Valpredina, a quella di «Artigiano in Fiera» a Milano, alla Mostra del Fungo e della Natura a Villa d’Ogna. Quindi la collaborazione con i corsi di indirizzo agricolo della Scuola alberghiera di Clusone, i numerosi interventi nelle scuole per la sensibilizzazione delle nuove generazioni al rispetto della natura, attraverso anche la conoscenza delle antiche tradizioni cereagricole montane - le radici -, che un tempo caratterizzavano la montagna, così come dei suoi cospicui allevamenti, poi abbandonati, di pecora da latte.

Un pascolo semistanziale

Nel prossimo futuro? «Parteciperemo – conclude Messa – alla Fiera delle Capre di Ardesio il 9 febbraio con una piccola mostra di pecore, caseificando il loro latte. Nella prossima bella stagione, poi, realizzeremo un pascolo semistanziale delle nostre pecore nella Valzurio, finalizzato alla eventuale messa in prova del “Centro addestramento alpeggio” destinato a 4/5 giovani che apprenderanno tecniche di allevamento, di mungitura e di caseificazione. Infine è prevista, entro l’anno, l’implementazione dell’attuale piccolo allevamento produttivo in alta valle Seriana».

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