Nembro in lutto, muore a 46 anni papà di tre bimbi

LA MALATTIA. Bruno Masseroli si è spento per un tumore. Scout e consigliere comunale, impegnato in oratorio. L’ultimo figlioletto venuto al mondo solo pochi mesi fa. Giovedì 9 maggio l’ultimo saluto.

Bruno sapeva che la lotta contro il tumore, iniziata diversi mesi fa, non gli avrebbe lasciato possibilità. Pochi mesi fa la gioia di stringere tra le braccia il proprio terzo figlio era già segnata dalla consapevolezza che la sua vita presto si sarebbe spenta. Ha destato grande commozione nella comunità di Nembro la morte di Bruno Masseroli, 46 anni, molto conosciuto per la sua lunga militanza negli scout e per l’impegno come consigliere comunale, per due mandati, con la lista di «Paese vivo».

Il ricordo

Si è spento nella giornata di lunedì, dopo mesi di sofferenza per un tumore al pancreas. Bruno lascia la moglie Viviana, i figli Andrea, Pietro e Giacomo, il papà Elio, le sorelle Erica, Laura, Chiara, Maria, Serena. Aveva studiato Lettere con indirizzo geografico e da tempo lavorava alla «Decathlon» di Curno.

«Era una persona molto preparata culturalmente e dal punto di vista delle capacità di analisi, esprimeva sempre valutazioni approfondite – ricorda l’ex sindaco di Nembro Claudio Cancelli, nel cui primo mandato Masseroli è stato consigliere, dal 2012 al 2017 (oltre che nel secondo mandato di Eugenio Cavagnis, dal 2007 fino al 2012) –. Siamo rimasti tutti molto colpiti dalla sua malattia e dalla sua scomparsa. Bruno è stato una persona integra, che ha mostrato nella sua vita gentilezza nelle relazioni, apertura all’ascolto degli altri, attenzione alla crescita e alla formazione dei più giovani e disponibilità a farsi carico dei bisogni delle persone. Queste doti, unite all’intelligenza e al desiderio di approfondire situazioni e soluzioni, le ha portate in ogni spazio da lui abitato». Così in oratorio, negli scout e in amministrazione. Ma anche nella famiglia, che ora è particolarmente scossa dalla sua mancanza. Il figlio più grande, Andrea, è nato nel 2011, il secondo, Pietro, nel 2014: nelle prossime settimane i due faranno rispettivamente la Cresima e la Prima Comunione. Pochi mesi fa la nascita dell’ultimo, Giacomo.

«Lo caratterizzava una semplicità straordinaria – ricorda Fabio Bernardi a nome di un gruppo di amici di lunga data –. Ha vissuto ogni aspetto della sua vita con grande passione, dalla famiglia alla comunità. Pur mantenendo un basso profilo, aveva una sensibilità e un’intelligenza straordinarie».

Giovedì 9 maggio i funerali

Un posto importante nella sua vita l’ha sempre giocato anche lo sport: Bruno era salito in vetta al Monte Rosa (il Cervino è rimasto invece nella lista dei suoi obiettivi) e nel 2006, insieme a due amici, aveva compiuto l’impresa di raggiungere Atene in bici partendo da Nembro. Anche l’attuale sindaco Gianfranco Ravasio conferma il ritratto di un uomo dall’intelligenza non banale. «Lo ricordo come una persona impegnata nella comunità. Era una persona di sensibilità rara, gentile e attenta al rapporto con gli altri. Mi piace ricordarlo come un gigante buono: ci si avvicina a sempre volentieri a lui». La salma di Bruno è composta nell’abitazione in via Crespi 10. I funerali sono in programma giovedì 9 maggio alle 10 nella chiesa plebana di Nembro: seguirà l’inumazione nel cimitero del paese.

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