Cronaca / Valle Seriana
Venerdì 24 Gennaio 2025
Medico aggredito con un pugno da un paziente che pretendeva più giorni di malattia
LA VIOLENZA. Il dottor Francesco Margarito vittima di un pugno sferrato da un 27enne a Vertova. In ambulatorio i carabinieri. Solidarietà dall’Ordine.
Prima gli insulti, poi la rabbia e infine un pugno sul volto, talmente forte da farlo cadere a terra e da rompere il cellulare che aveva in mano. Vittima dell’aggressione, avvenuta nel suo ambulatorio medico a Vertova, il dottor Francesco Margarito. Sono stati alcuni pazienti, che dalla sala d’attesa hanno sentito le grida del giovane assistito in escandescenze, ad allertare i carabinieri. Precipitatisi al Centro medico Valseriana, i militari hanno trovato il medico ferito al volto e l’aggressore in lacrime per il gesto che aveva appena compiuto.
La dinamica della violenza
È successo giovedì intorno alle 10 e subito si è messa in moto una catena di solidarietà nei confronti del medico di Medicina generale. Cinquantanove anni e con una specializzazione in Medicina d’emergenza-urgenza, dopo vent’anni «in prima linea» agli Ospedali Riuniti e poi al Papa Giovanni XXIII, nel 2018 ha maturato la decisione di diventare medico «di famiglia», passando dal Pronto soccorso all’ambulatorio degli studi di Gazzaniga e Vertova. Dove è stato aggredito. «Purtroppo ad altri colleghi era già capitato, specie in Pronto soccorso – racconta –, ma a me mai. Fino a questa mattina. Tra l’altro con il paziente si era instaurato un rapporto di rispetto reciproco e in passato non c’erano mai stati problemi». È ancora incredulo, il dottor Margarito, che ora ha novanta giorni di tempo per decidere se sporgere querela, mentre giovedì i carabinieri hanno raccolto le testimonianze dei coinvolti e dei tre pazienti che, dalla sala d’attesa, hanno partecipato «a distanza» all’episodio di violenza a pubblico ufficiale, reato che prevede la procedibilità d’ufficio.
Il racconto del medico aggredito
Stando alle ricostruzioni, il paziente, un ventisettenne, si era recato dal medico curante perché non si era sentito bene e aveva bisogno del certificato da inviare al datore di lavoro. «L’ho visitato – spiega il dottor Margarito –, ma non ho riscontrato nulla. Gli ho detto che gli avrei dato due o tre giorni e poi ci saremmo rivisti lunedì per rivalutare il suo stato di salute». Il paziente pretendeva più giorni di malattia e, al diniego del medico, ha cominciato ad alzare la voce e a insultarlo. Poi, prima di uscire, si è girato e gli ha sferrato un pugno sul volto, facendolo cadere a terra insieme al cellulare che aveva in mano. «È una situazione molto spiacevole – sottolinea –, ma purtroppo ormai è così, per noi medici. È diventato più difficile, perché la società è cambiata e c’è meno rispetto, ma questo è il mio lavoro e non potrei fare altro». E alla domanda su cosa farà ora, risponde così: «Una panoramica per verificare di non avere nulla di rotto e poi sarò di nuovo in ambulatorio».
La solidarietà dell’Ordine dei medici
L’Ordine dei medici di Bergamo ha espresso piena solidarietà al professionista. «Massimo supporto al dottor Margarito per questo grave episodio subìto – interviene il presidente Guido Marinoni -. Si sottovalutano i rischi a cui sono esposti gli operatori sanitari e i medici di base, che con i pazienti instaurano un rapporto che dura nel tempo: le violenze contribuiscono ad aumentare la tensione e la sofferenza, che porta al burnout e all’allontanamento dalla professione». Marinoni non ha numeri sugli episodi di aggressione, dato che le norme non prevedono vengano segnalati all’ordine professionale, «ma l’impressione è che siano in crescendo – dice –, anche se in maniera inferiore rispetto ad altre parti d’Italia. Molti, però, restano sotto traccia. L’invito che rivolgiamo ai medici è di denunciare».
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