Cronaca / Valle Seriana
Domenica 20 Settembre 2020
Malore improvviso mentre cerca funghi
Muore il manager Davide Masnada
Vani i soccorsi per il 49enne, manager attivo tra l’Emilia e la Valle che lascia moglie e figli. Era direttore generale della società sportiva Villa Valle.
Tragedia ieri mattina a Valgoglio, nella zona di Selva d’Agnone dove, a causa di un improvviso malore, ha perso la vita Davide Masnada, 49 anni di Presezzo, fino a qualche mese fa general manager di un’azienda di packaging con sede in Emilia Romagna, padre di due figli, e molto conosciuto nell’ambiente sportivo per il suo ruolo di direttore generale della società sportiva Villa d’Almè Valle Brembana.
Il malore improvviso
L’allarme è scattato poco prima delle 9 di sabato 19 settembre: a chiamare i soccorsi un amico della vittima con cui Masnada stava percorrendo i sentieri della zona alla ricerca di funghi.
Pare che il quarantanovenne abbia improvvisamente accusato forti dolori al petto e allo stomaco, per poi accasciarsi rapidamente al suolo e perdere conoscenza.
Scattata la telefonata da parte dell’amico al 112 (la zona è tra l’altro soltanto parzialmente coperta dal segnale del cellulare), sul posto sono giunti gli uomini della VI delegazione Orobica del Soccorso alpino, a supporto dell’eliambulanza del 118 alzatasi in volo dalla base di Caiolo, in provincia di Sondrio. I sanitari non hanno però potuto fare altro che constatarne il decesso, a causa di un infarto. La salma è stata trasportata con un apposito mezzo alla camera mortuaria del cimitero di Valgoglio, per poi essere riconsegnata ai familiari: non essendoci dubbi sulle cause della morte, la Procura ha infatti disposto l’immediato nulla osta per i funerali, senza che venga eseguita l’autopsia. In zona sono arrivati anche i carabinieri della compagnia di Clusone per ricostruire i fatti e riferire appunto alla magistratura.
Abitava a Presezzo
Davide Masnada, nato a Ponte San Pietro nel 1971, risiedeva a Presezzo insieme alla moglie e a due figli. Era il più giovane di quattro figli: a piangerlo, infatti, ci sono anche due sorelle e un fratello, con i loro familiari.
Dal dicembre del 2018 e fino a qualche mese fa era general manager di un’azienda specializzata nel packaging, la «Aetna Group spa», con sede in Emilia Romagna. In precedenza, per una quindicina di anni era stato direttore generale e poi anche amministratore delegato di un’altra azienda con sede a Zogno, la «Cms spa».
L’incarico nello sport
Da qualche anno ricopriva anche il ruolo di direttore generale della società sportiva Asd Villa d’Almè Valle Brembana, che milita in Serie D.
«Da qualche anno faceva parte della società – commenta addolorato il presidente Giorgio Castelli – e ricopriva un ruolo molto importante. Era legato in maniera particolare al settore giovanile, teneva molto ai ragazzi. Uno dei suoi figli per un periodo aveva giocato nella nostra società. Siamo tutti sconvolti: è stato un fulmine a ciel sereno. Ci mancherà molto la sua presenza. Tutta la società si stringe attorno alla famiglia per la sua tragica scomparsa».
In segno di rispetto, le partite delle squadre della società, che avrebbero dovuto disputarsi questo weekend sono state annullate. «Sono scosso dalla notizia della scomparsa di Davide – commenta il sindaco di Presezzo, Paolo Alessio –: una persona semplice, che ha saputo conquistare traguardi importanti nella sua vita. Di animo sensibile, ha dimostrato in più occasioni il suo essere solidale con il prossimo. Mi unisco, a nome di tutta la cittadinanza, al dolore che ha colpito la moglie ed i figli». La data dei funerali non è ancora stata stabilita.
L’amico: «Grande uomo»
«Eravamo assieme ieri (venerdì, ndr) a mezzogiorno e stava assolutamente bene – racconta l’amico Raffaele Ghilardi, ex patron Ims Deltamatic –. Mi ha detto: domani vado a funghi. Era un grande uomo, di grandi visioni sul lavoro: aveva fatto crescere in modo esponenziale la Cms di Zogno. Dopo aver iniziato come progettista meccanico, aveva poi fondato una sua società che si occupava di impianti per il taglio ad acqua ad alta pressione. Poi l’aveva venduta ed era diventato amministratore delegato della Cms per poi, ottenuti grandi traguardi, era passato al gruppo riminese della Aetna come direttore generale di 1.400 dipendenti. Essendo però lontano, si era di recente ritirato e si stava di nuovo mettendo in proprio, sempre nel settore dei macchinari. Ma ora, in un attimo, tutto è svanito».
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