Cronaca / Valle Seriana
Lunedì 26 Settembre 2022
Lutto a Cene per il giovane autista. Lo scontro fatale sulla provinciale 671
Albino. Aveva 28 anni Mohamed El Messaoudi, nato e cresciuto nel paese seriano. Lo scontro frontale alle 7,10 sulla provinciale 671. Altre quattro persone ferite.
È morto sul colpo, incastrato tra le lamiere della sua Peugeot che si è schiantata frontalmente contro un furgone. Per Mohamed El Messaoudi, autista di 28 anni, di Cene, non c’è stato nulla da fare. Il corpo del giovane è stato estratto dai vigili del fuoco ma il medico del 118 non ha potuto fare altro che constatarne il decesso. L’incidente è avvenuto nella mattinata di domenica 25 settembre, alle 7,10, sulla ex statale 671, la provinciale della Val Seriana, al km 26 all’altezza di Albino. Stando ai rilievi dei carabinieri di Albino e alle testimonianze raccolte sul posto, il giovane sulla sua Peugeot 208 stava viaggiando in direzione di Clusone a velocità sostenuta. Ha superato un’Audi in un tratto vietato, in cui c’è la striscia continua, mentre dal senso opposto sopraggiungeva un furgone.
Mohamed El Messaoudi ha strisciato contro l’Audi, di cui ha rotto lo specchietto retrovisore, poi non è riuscito a rientrare in tempo e si è scontrato frontalmente contro il furgone Mercedes Vito a passo lungo, su cui viaggiava una famiglia di Gandino. L’impatto contro il furgone è stato violentissimo: la Peugeot si è girata su se stessa ed è finita contro il guardrail, mentre nel vano motore si è sprigionato un piccolo incendio. Anche il furgone Mercedes si è girato su se stesso finendo con la parte posteriore sopra il guardrail dal lato opposto, fermandosi di traverso sulla strada. L’Audi è rimasta sulla sua corsia in mezzo a un’esplosione di detriti.
Subito gli automobilisti di passaggio hanno chiamato il Nue 112 e i soccorsi sono giunti in massa: un’automedica dall’ospedale Bolognini di Seriate, un’auto infermierizzata e e due ambulanze della Croce Rossa di Alzano e della Padana Emergenza, i vigili del fuoco con due squadre del comando di Bergamo e dei volontari di Gazzaniga, i carabinieri della stazione di Albino per i rilievi e la viabilità.
I vigili del fuoco hanno subito spento il piccolo incendio al motore della Peugeot e hanno estratto dalle lamiere accartocciate il corpo di Mohamed El Messaoudi, mentre i soccorritori si sono occupati degli altri feriti. Il conducente dell’Audi, G. G. di 51 anni residente a Gandino, è stato trasportato in codice verde all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo per accertamenti. Sul furgone Mercedes intestato a una ditta viaggiavano marito, moglie e figlio anche loro residenti a Gandino. La più grave è la moglie, che era seduta accanto al conducente: A. C. di 49 anni è stata trasportata in codice rosso al Papa Giovanni, nell’urto ha preso una forte botta allo sterno e c’era il rischio di un’emorragia interna. Le sue condizioni sono gravi ma non rischia la vita. Il marito che era alla guida, O. F. di 47 anni, è stato invece trasportato alle Gavazzeni di Bergamo in codice giallo mentre il figlio, A. F. di 18 anni, è stato portato al Papa Giovanni in codice verde per un colpo di frusta.
La strada è rimasta chiusa per oltre quattro ore per permettere la rimozione dei veicoli incidentati e la pulizia dai detriti. La salma di Mohamed El Messaoudi è stata composta nella camera mortuaria dell’ospedale Papa Giovanni dove saranno effettuati prelievi per verificare la presenza di alcol o droghe nel sangue.
Il giovane, nato all’ospedale di Alzano, abitava a Cene in via XXV Aprile con i genitori di origini marocchine e un fratello maggiore. La famiglia vive a Cene da oltre trent’anni ed è conosciuta e bene inserita in paese. Il papà Abdelkader lavora spesso all’estero ma domenica era a casa. Lui e la moglie, distrutti dal dolore, sono andati in caserma ad Albino dopo essere stati informati dell’incidente. Ai militari sono riusciti a dire poche parole, erano sotto choc. Mohamed El Messaoudi si era diplomato all’istituto Pesenti in meccanica industriale e tecnologia della manutenzione, poi aveva lavorato come fattorino. Da due anni era autista per la ditta Ortotecnic Srl di Bergamo, un laboratorio ortodontico in via Zanica, e come tanti suoi coetanei era appassionato di calcio. Cordoglio in paese: il sindaco Edilio Moreni, nello stringersi al dolore della famiglia, lo ricorda come un bravo ragazzo, impegnato e disponibile.
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