L’ultimo viaggio di Lino, nel 1973 fondò l’azienda di trasporti «Nicoli»

ALBINO. Si è spento a 79 anni all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. La famiglia: «Ebbe coraggio e intraprendenza». L’8 febbraio i funerali.

Giovanni Ghisalberti

«Sguardo fiero e carattere schietto. Bergamasco e albinese doc. Segni particolari: coraggio e intraprendenza da vendere». Così la famiglia ricorda Pasqualino Nicoli, conosciuto come Lino, fondatore e protagonista della storia della «Nicoli Group» di Albino, scomparso il 6 febbraio a 79 anni, dopo il ricovero di una settimana all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.

Orfano accolto al Patronato San Vincenzo

Orfano di papà a soli due anni, trascorse parte dell’infanzia al Patronato San Vincenzo. «La strada della vita gli si era presentata tutta in salita - continua la famiglia -. Cavarsela, e farlo alla grande, non è stato uno scherzo, in barba alla sua data di nascita: il 1° aprile 1945. È stato nel lontano 1973 che Lino ha acquistato il suo primo camion. Lo ha fatto, indebitandosi, ma restituendo tutto, fino all’ultima lira, poco tempo dopo. La parola data, l’impegno preso e rispettato sono stati il suo credo. Valori che contano. “Non ne avevo neanche per andare a prendere un caffè, ma gli impegni li ho sempre rispettati tutti. Mai mancato alla parola data”, amava ricordare. Un passo alla volta, mai più lungo della gamba».

È stato nel lontano 1973 che Lino ha acquistato il suo primo camion. Lo ha fatto, indebitandosi, ma restituendo tutto, fino all’ultima lira, poco tempo dopo.

L’azienda che cresce: 300 dipendenti

Dal 1973 l’azienda diventa sempre più grande, acquisisce altri gruppi, fino a movimentare centinaia di mezzi in giro per l’Italia e a contare 300 dipendenti. «Nicoli Trasporta, che oggi muove da Bergamo centinaia di mezzi per il Paese e che ha diversificato in attività commerciali e immobiliari - continuano dalla famiglia - è stato il sogno di un piccolo padroncino che, alla guida di una cisterna zeppa di mangimi da consegnare nelle cascine di pianura, prima dell’alba, è cresciuto piano piano. Rilevando altri padroncini che si fermavano, che cessavano l’attività, costruendo una flotta, un camion dopo l’altro. Lo ha accompagnato una grande visione di crescita imprenditoriale alla cui costruzione hanno partecipato, con l’amata moglie Rosaria, anche i quattro figli, Roberto e Fausto, oltre a Flavia e Monica. A loro, qualche anno fa, ha lasciato le redini di tutto. “È giusto così, perché i vecchi, come me, hanno idee diverse, mentre hanno ragione loro, i figli, che sanno guardare avanti”, disse. La sua vita si è srotolata come una lunga strada, in un viaggio faticoso e bellissimo allo stesso tempo».

Il regalo per il 50° dell’azienda

Alla fine del 2023, in occasione dei festeggiamenti per i 50 anni dell’azienda, la famiglia, la moglie Rosaria con i quattro figli, Roberto, Fausto, Monica e Flavia, avevano organizzato per lui una sorpresa, riunendo tutti gli autisti dei primi anni e regalandogli anche il primo camion con cui aveva iniziato la sua avventura imprenditoriale.

Oggi la Nicoli (300 dipendenti, 260 mezzi) è specializzata nel trasporto conto terzi e negli ultimi anni si è ampliata sul territorio nazionale aprendo nuove sedi e filiali, da Ravenna a Udine, da Reggio Emilia a Como, fino a Livorno, Marghera e Torino. Il gran fermento legato soprattutto al boom della logistica in Bergamasca e un po’ in tutta Italia, ha favorito la crescita aziendale e la conseguente «fame» di autisti. Da qui anche la nascita all’interno dell’azienda di una scuola per autista, uno dei fiori all’occhiello aziendali. «Papà aveva un carattere scherzoso - lo ricorda il figlio Fausto - gioioso, entusiasta e sempre disponibile. Aveva una parola per tutti, dal collaboratore che vedeva da pochi giorni a chi lavorava con lui da una vita».

«Papà aveva un carattere scherzoso, gioioso, entusiasta e sempre disponibile. Aveva una parola per tutti, dal collaboratore che vedeva da pochi giorni a chi lavorava con lui da una vita».

«Ricorderemo i suoi occhi accesi come i fari dei camion nella notte - continuano i famigliari e il gruppo - dietro il fumo delle immancabili sigarette fumate con gusto. E le grandi mani con cui ha stretto il volante e le mani di tanta gente, amici e clienti con cui si è rapportato in tanti anni di lavoro. Lino se ne è andato con discrezione, senza disturbare nessuno. Come era nel suo stile. Come se chiudendo, per l’ultima volta la portiera di un mezzo, si mettesse alla guida di un viaggio. L’ultimo. E allora buon viaggio, “Lino”. E grazie di tutto. Ti vogliamo bene».

La camera ardente di Lino Nicoli è allestita nella sede aziendale di via Pradella 23, a Albino. I funerali saranno celebrati sabato 8 febbraio, alle 14,30, nella chiesa di Dossello di Albino. La salma verrà poi cremata.

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