Lizzola, rifugi tutti in pista: il Due Baite riapre dopo sette anni

Era chiuso dal 2014, a gennaio l’asta. Lo gestirà Fabio Arizzi, d’estate già impegnato al Curò. Previste serate speciali per scialpinisti e ciaspolatori.

Dopo sette anni di chiusura, dall’inizio di dicembre il rinnovato rifugio Due Baite tornerà ad accogliere, nel suo confortevole ambiente in legno, gli sciatori del comprensorio sciistico di Lizzola. Qui la vista spazia dai tremila orobici al Monte Torena, dal Pizzo Recastello al vicino Passo della Manina. Badile alla mano, il nuovo gestore Fabio Arizzi, di Valbondione, sta ripulendo la terrazza solarium dalla neve caduta durante la notte prima di rientrare nel rifugio per gli ultimi lavoretti di rifinitura. «Il rifugio dispone di un centinaio di posti a sedere e di due terrazze solarium ed è stato acquistato dai fratelli Giuseppe e Claudio Bergamini della ditta Tecnocoperture di Parre» a metà gennaio dal fallimento della Mountain Security srl. «Negli ultimi mesi – prosegue – hanno portato a termine tutti i lavori di ristrutturazione e quindi, dai primi giorni di dicembre, io e il mio staff saremo pronti per iniziare questa nuova avventura che ci auguriamo possa contribuire a dare ulteriore valore alla società impianti nonché al paese. Naturalmente per far questo sarà fondamentale anche la sinergia che ci siamo già prefissati di creare con i rifugi Mirtillo e Campel».

Arizzi non è però nuovo a esperienze di questo tipo poiché la sua passione per la montagna lo ha spinto da quindici anni ad avere in gestione anche il rifugio Curò. «Sono due contesti diversi – prosegue – poiché quest’ultimo è più legato a un turismo di tipo alpinistico, visti i tanti itinerari che la Conca del Barbellino offre agli appassionati di montagna. Ovviamente la sua chiusura invernale mi permetterà di concentrare tutte le energie sul Due Baite e gli sciatori che decideranno di venirci a trovare. In questi giorni, tra le altre cose, stiamo valutando le richieste di lavoro che ci sono pervenute ma se qualcuno fosse interessato a questo tipo di collaborazione non deve fare altro che contattarci il prima possibile».

Arizzi, da profondo conoscitore di questi luoghi, è poi conscio delle potenzialità escursionistiche che la zona di Lizzola offre agli appassionati degli sport invernali in genere. «Tra le iniziative che abbiamo già pensato c’è quella che prevede ogni sabato sera l’apertura dedicata a sci alpinisti e ciaspolatori. Se la cosa riscontrasse il successo che ci auspichiamo, potremmo anche pensare a una replica infrasettimanale. Sempre in ambito sci alpinistico – conclude Arizzi – posso segnalare che sarà possibile raggiungerci percorrendo la parte iniziale della Valle dell’Asta piegando poi a destra, sul pendio che risale fino al rifugio stesso».

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